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Cronaca Cerignola

Accusati di violenza sessuale in ospedale, una odissea giudiziaria lunga 12 anni: due infermieri assolti

La decisione della Corte d'Appello di Bari mette fine ad una odissea giudiziaria durata oltre 12 anni

“Assolti perché il fatto non sussiste”. Questa la sentenza emessa ieri dai giudici della Corte D’Appello di Bari che ha scagionato due infermieri in servizio presso l’ospedale di Cerignola, accusati di violenza sessuale nei confronti di una paziente. I fatti risalgono al 2009. Accolte integralmente le richieste dei difensori – gli avvocati Giuseppe Casale, Raffaele Casale e Rosario Marino - che avevano evidenziato come le dichiarazioni della giovane donna non fossero assolutamente attendibili perché “tra l’altro non era possibile che avesse subito più violenze in momenti diversi senza chiamare aiuto in un ospedale affollato come uno stadio”.

Secondo la tesi dell’accusa i due, uno di San Severo e uno di Cerignola, avrebbero costretto la donna a subire ripetutamente atti di libidine. I due imputati erano stati condannati sia in primo, che in secondo grado perché i giudici avevano ritenuto credibile il racconto della vittima. Seguiva però un primo annullamento della Cassazione. Poi di nuovo una condanna da parte della Corte d’Appello. Ma la Cassazione ha annullato per la seconda volta ordinando di rifare il processo. Ieri, la Corte barese ha assolto entrambi gli imputati perchè il fatto non sussiste, mettendo fine a questa odissea giudiziaria durata 12 anni.

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