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Cronaca

“Il fatto non sussiste e non costituisce reato”, assolti gli avvocati Cordella e Cammarino

Processo celebrato nell'ambito della nota inchiesta promossa dalla Procura della Repubblica di Foggia contro alcuni avvocati giuslavoristi denunciati dall'Inps

Alla udienza del 7 maggio 2013, davanti al Giudice dell’Udienza Preliminare del Tribunale di Foggia, la dr.ssa Curci, si è celebrato il processo abbreviato chiesto dagli avvocati Gianfranco Cordella e Michela Cammarino, nell’ambito della nota inchiesta promossa dalla Procura della Repubblica di Foggia contro alcuni avvocati giuslavoristi denunciati dall’Inps.

Cordella e Cammarino, difesi dagli avvocati Giulio Treggiari, Raul Pellegrini ed Antonio Ciarambino, hanno deciso di definire il processo allo stato degli atti, senza condizioni, dopo avere depositato atti e consulenze di parte. Il P.M. di udienza ha chiesto la condanna dei due imputati alla pena di 8 mesi di reclusione e multa, mentre la parte civile INPS si è associata a tale richiesta, aggiungendo una richiesta di risarcimento danni.

Dopo una approfondita discussione il Gup li ha assolti dai due capi d’imputazione contestati (art.481 per avere dichiarato, nei mandati difensivi, autentiche alcune firme di clienti che nel corso le avevano disconosciute o che erano deceduti prima del deposito dei ricorsi) perché il fatto non sussiste e perché il fatto non costituisce reato. E’ così terminata con grande soddisfazione degli imputati e dei difensori una vicenda processuale durata tre anni.

                                                                                 

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