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Cronaca

I primi 15 imprenditori e commercianti antiracket. Le "buone sensazioni" di Zito: "Saremo una forza"

Le aspettative di Alessandro Zito, presidente della neonata associazione antiracket Fai di Foggia, ‘Luigi e Aurelio Luciani’. In attesa di definire la programmazione delle attività, sono stati già diversi i contatti e le interlocuzioni avute con commercianti e operatori economici del territorio: "I tempi sono maturi"

“Le sensazioni sono buone. In questi giorni, abbiamo avviato diversi contatti con commercianti e operatori economici e posso dire che ci sono i presupposti per andare avanti e fare bene”. A parlare è Alessandro Zito, presidente della neonata associazione antiracket Fai di Foggia, ‘Luigi e Aurelio Luciani’.

Il gruppo è stato presentato ufficialmente lo scorso 17 gennaio, ma il nucleo dei fondatori - 15 operatori economici, tra cui il presidente Zito e gli imprenditori Luca Vigilante e Lazzaro D’Auria - è a lavoro sul progetto battezzato da Tano Grasso già da alcuni mesi.

“Ritengo che i tempi siano maturi per avviare un progetto solido e creare un gruppo coeso, così come è stato fatto a Vieste, dove è stata messa su una realtà importantissima. Soprattutto, sentiamo di avere il consenso della società civile: la gente è stanca di questa situazione che attanaglia Foggia e provincia. C’è voglia di voltare pagina”.

In attesa di definire la programmazione delle attività, sono stati già diversi i contatti e le interlocuzioni avute con commercianti e operatori economici del territorio: “La situazione è molto delicata, questo è comprensibile. Il primo contatto, anche informale, avviene per conoscere, capire gli obiettivi, comprendere l'opportunità di far parte di un gruppo. Il nostro obiettivo, non mi stancherò mai di dirlo, è unire più persone per creare una forza: da soli non si va da nessuna parte”.

Si può aderire all’associazione in maniera manifesta o meno. “Può comprendere”, spiega Zito, “quanto possa essere difficile per chi ha una attività al pubblico difficile mostrarsi”. Per questo, nelle prossime settimane saranno in programma una serie di incontri con le associazioni di categoria, finalizzate a spiegare le modalità operative del gruppo e fugare eventuali dubbi o perplessità di potenziali associati.

“Dobbiamo essere bravi a collaborare. Ma partiamo col piede giusto, forti dell’ottimo rapporto stretto con Libera e con la Fondazione Buon Samaritano. Siamo agli inizi, il percorso è lungo ma le sensazioni sono positive. Ora dobbiamo solo rimboccarci le maniche e lavorare con commercianti, operatori economici e stare al fianco di chi ha bisogno, portando le nostre esperienze vissute agli altri. Dobbiamo essere una forza”, conclude.


 

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