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Cronaca

Movida e rischio contagio. I titolari del bar 'Spaccanapoli' si difendono: "Assembramenti spontanei rischiano di danneggiarci"

I titolari del bar-ricevitoria di Foggia di difendono attraverso il legale Michele Sodrio: "I gestori dello 'Spaccanapoli' fanno il loro dovere, ma non possono sostituirsi alle forze dell'ordine per far rispettare le regole all'esterno dei locali"

"Piena correttezza del loro comportamento". L'avvocato Michele Sodrio (nella foto in basso), legale dei titolari del bar-tabaccheria-ricevitoria 'Spaccanapoli', nei pressi di piazza Padre Pio, a Foggia, sfila i suoi assistiti da ogni responsabilità relativa agli assembramenti 'spontanei' creati nei pressi dell'attività, "che rischiano per questo di essere gravemente danneggiati".

"Fin dal primo momento della riapertura, i miei clienti hanno scrupolosamente rispettato le disposizioni sulla gestione dei locali, anche oltre gli obblighi di legge", spiega Sodrio. "Si sono adoperati per servire le persone sempre sulla soglia del bar e con tutti i dispositivi di protezione possibili ed immaginabili (guanti, mascherine, sanificatori...), hanno persino deciso di chiudere la sera ben prima dell'ora imposta. Che colpa ne hanno loro se si sono verificati degli assembramenti di giovani nelle scorse serate?", chiede.

"Certamente nessuna e anzi rischiano di essere gravemente danneggiati, se davvero da parte del presidente di Regione vi saranno nuovi provvedimenti di chiusura. I gestori dello 'Spaccanapoli' fanno il loro dovere di esercenti scrupolosi, ma non possono certo sostituirsi alle forze dell'ordine per far rispettare le regole all'esterno dei locali. Questo vale per loro e vale anche per le centinaia di baristi e ristoratori onesti, stremati dalla crisi economica e dall'assenza dello Stato".

"Se le autorità vogliono mettere un freno alla cosiddetta 'movida', dispongano maggiori controlli nelle strade e nelle piazze. Nessuno osi prendersela con gente che sta faticosamente tentando di rialzarsi da una situazione economica devastante. I proprietari dello 'Spaccanapoli' e tutti gli esercenti onesti hanno il diritto di riprendere la loro attività, nel rispetto delle regole", conclude.

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