Lite furibonde tra coniugi, vicini chiamano il 113: polizia mette fine ad anni di violenze
Per il fatto, gli agenti della Sezione Volanti di Foggia, diretti dal vice-questore aggiunto Pasquale Fratepietro, hanno arrestato per maltrattamenti un uomo di 44 anni, foggiano. Le violenze dinanzi ai figli di 13 e 16 anni
Un incubo durato anni. Violenze fisiche e psicologiche perpetrate tra le mura domestiche e che nemmeno due gravidanze sono state in grado di interrompere. Ieri, però, l’incubo è stato spezzato da una telefonata al 113, numero digitato da alcuni vicini di casa, terrorizzati dalle urla che provenivano dall’appartamento accanto.
Così la polizia è giunta nel posto indicato è ha trovato una abitazione completamente a soqquadro, una donna mortificata e due figli minori - di 13 e 16 anni - atterriti dalla scena alla quale avevano assistito. Per il fatto, gli agenti della Sezione Volanti di Foggia, diretti dal vice-questore aggiunto Pasquale Fratepietro, e una pattuglia del Reparto Prevenzione Crimine di Bari hanno arrestato per maltrattamenti ai danni della moglie e dei figli minori, un uomo di 44 anni, foggiano, la cui identità non è stata resa nota per tutelare sia la vittima che i figli della coppia.
Secondo quanto accertato, l’inferno è scoppiato poco dopo le 13 di ieri: la donna, foggiana di 43 anni, ha confessato le continue aggressioni fisiche e psicologiche inflitte dal marito, fin dai tempi del loro fidanzamento. Botte e minacce, ingiurie e offese all’ordine del giorno; una situazione che però la stessa non ha mai denunciato per timore di ritorsioni nei confronti suoi e dei figli. Quello a cui ha assisto ieri la polizia (confermato anche dai ragazzi coinvolti) ha però indotto la polizia ad arrestare l’uomo, per il quale è stato disposto il carcere.