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Cronaca Manfredonia

Andava in giro per Manfredonia con una pistola dietro la schiena: arrestato

Si tratta del sessantenne Domenico Leone, trovato nei pressi di un esercizio con una pistola nascosta dietro la schiena. Nella sua auto 32 cartucce, in casa un fucile a 'canne mozze'

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Manfredonia hanno tratto in arresto per detenzione e porto di arma clandestina e munizionamento nonché per detenzione di fucile a canne mozze, anche questo clandestino, un sessantenne del posto, Domenico Leone.

                                                                

Una pattuglia dell'Aliquota Radiomobile dei carabinieri in servizio perlustrativo ha sottoposto a un normale controllo un uomo che si aggirava con fare sospetto nei pressi di un esercizio, individuato e segnalato dalla compagnia della Guardia di Finanza precedentemente allertata dalla centrale operativa dei carabinieri. All’atto del controllo gli uomini del 112 venivano ulteriormente insospettiti dall’atteggiamento particolarmente sfuggente dello stesso, motivo per il quale decidevano di procedere a un'accurata perquisizione personale.

Dietro la schiena, sotto i vestiti all’altezza della cinta, nascondeva una pistola Walter cal. 7,65  con colpo “in canna” e caricatore inserito contenente altri sei colpi. Immediatamente bloccato dai due carabinieri, la perquisizione è stata quindi estesa al veicolo in uso allo stesso, rinvenendo, questa volta occultate in un sacchetto in stoffa nascosto sotto il sedile passeggero, ben 32 cartucce cal. 7,65 dello stesso tipo di quelle della pistola clandestina posseduta.

Accompagnato immediatamente presso gli uffici della Compagnia Carabinieri per ulteriori accertamenti, è stato accertato che la pistola era di chiara provenienza clandestina, in quanto aveva la matricola punzonata ed era stata poi riverniciata. Le operazioni di perquisizione proseguivano anche presso la sua abitazione, dove veniva trovato un fucile “a canne mozze” calibro 24, anche questo alterato con punzonatura della matricola e riverniciato, con un colpo già incamerato.

Al termine delle operazioni Leone Domenico è stato dichiarato in arresto per detenzione e porto di armi clandestine e di munizionamento e condotto presso il carcere di Foggia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Tutte le armi sono state poste sotto sequestro per i successivi accertamenti volti a stabilirne la provenienza, così come si dovrà capire il motivo per il quale l'uomo girasse armato.

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