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Armati fino ai denti erano pronti ad assaltare portavalori: irrompono i carabinieri, fuga a piedi tra i campi e un arresto

E' successo ieri pomeriggio, al quartiere Parella, di Torino. Sequestrato l'arsenale pronto per il colpo: fucili a pompa, munizioni e chiodi a tre punte. Fermato un 27enne di San Severo, si cercano i due complici

Da Foggia a Torino per assaltare un furgone portavalori. Tutto era pronto, nei piani dei criminali; calcolato nei minimi dettagli, eccetto l'intervento improvviso dei carabinieri, che ha sventato il colpo e permesso di fermare un componente della banda, un 27enne di San Severo, alla guida dell'auto civetta.

L'obiettivo dei tre criminali - armati di fucili a pompa, cartucce e centinaia di chiodi a tre punte -  era l'assalto a un furgone portavalori. Il fatto è successo nel pomeriggio di ieri, al quartiere Parella, di Torino. Una Fiat 500 seguita da una Alfa Romeo Giulietta procede lungo la strada quando viene incrociata da una gazzella del carabinieri. I militari decidono di effettuare un controllo, ma quando intimano l'alt gli occupanti delle due automobili si danno alla fuga.

L'inseguimento dura svariati chilometri e i carabinieri riescono a bloccare le due vetture solo una volta giunti a Collegno. I criminali, tre in tutto, si lanciano in una disperata fuga tra i campi; i carabinieri ne riusciranno a fermare solo uno, l'autista della Giulietta, un 27enne di San Severo, già noto alle forze di polizia che indossava un giubbetto antiproiettile, uno scaldacollo, guanti e aveva in tasca varie cartucce calibro 12. 

All'interno della 500 i carabinieri hanno trovato un arsenale pronto all’uso: due pericolosi fucili a pompa calibro 12 (un Bernardelli rubato a Fermo nel mese di giugno 2015 e un Hawk Industries China, di fabbricazione clandestina, entrambi muniti di caricatore con cinque colpi di cui uno in canna), un terzo fucile automatico Beretta calibro 12 munito di caricatore cinque colpi di cui uno in canna (intestato a una persona deceduta) e un centinaio di chiodi a tre punte.

Sequestrate le due auto, entrambe con targhe clonate, delle quali la Fiat 500 è anche risultata rubata nel centro storico di Torino il 29 febbraio scorso. Le indagini proseguono per catturare i complici, verificare se le armi, inviate al Ris di Parma, siano state utilizzate in altri episodi delittuosi, nonché individuare l’obiettivo della banda.

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