Blitz dei poliziotti all'alba, trovate bombe in una villetta: arrestato 20enne

Importante sequestro di esplosivo illegalmente detenuto nell’area garganica: si fa sempre più serrata la lotta al crimine nelle contrade periferiche di Monte Sant’Angelo. E’ di qualche giorno fa l’arresto, in contrada Ruggiano, di un ragazzo per coltivazione e detenzione di stupefacenti, nonché furto di energia elettrica, ma l’attività non si è mai interrotta.

La zona infatti, continua ad essere meticolosamente controllata dagli agenti del commissariato di Manfredonia che, sempre in località Ruggiano, hanno tratto in arresto Tommaso Tomaiuolo, 20 anni, pregiudicato del luogo, ritenuto responsabile di detenzione e fabbricazione illecita di materiale esplosivo. Nel corso di perquisizione domiciliare, i poliziotti hanno rinvenuto a casa dell’uomo 47 ordigni esplosivi di fabbricazione artigianale, per un peso complessivo di oltre 10 chilogrammi.

A seguito di attività informativa, i poliziotti hanno appreso che Tomaiuolo (con pregiudizi di polizia specifici in materia di armi ed esplosivi), poteva custodire nella sua abitazione armi e munizioni, presumibilmente utilizzati in gravi reati nell’area garganica. Il giovane, tra l’altro, è il figlio di Luigi Tomaiuolo, assassinato il nel 2002, in località Macchia, agro di Monte Sant’Angelo.

Il blitz è scattato all’alba: i poliziotti hanno fatto irruzione in una villetta presa in affitto dall’uomo, già sospettato e deferito per un atto intimidatorio nei confronti di un esercizio commerciale sipontino, presso il quale era stato collocato un ordigno esplosivo che aveva divelto la serranda e provocato danni ai mezzi parcheggiati nei pressi.

Il materiale è stato sequestrato con il supporto del Nucleo Artificieri della questura di Bari che provvederà alla distruzione dell’esplosivo. L’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa di rito direttissimo.