rotate-mobile
Cronaca San Severo

Accoltella il rivale lasciandolo in fin di vita: all'arrivo dei carabinieri aveva la lama tra le mani e la maglia sporca di sangue

Il fatto è successo lo scorso 16 settembre, tra le baracche del 'Gran Ghetto', a San Severo. Arrestato, con l'accusa di tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale, un uomo del Mali. La vittima è ricoverata al Policlinico Riuniti di Foggia, in prognosi riservata

Al termine di un litigio, accoltella il rivale lasciandolo in fin di vita poi si scaglia contro i carabinieri, che lo sorprendono con la lama ancora stretta tra le mani e la maglietta sporca di sangue.

E' quanto accaduto lo scorso 16 settembre, tra le baracche del ‘Gran Ghetto’, dove un 30enne del Senegal è rimasto gravemente ferito alla schiena, al collo e alla nuca, mentre un 40enne maliano è stato fermato e arrestato con l'accusa di tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale. 

La vicenda è stata ricostruita dai carabinieri, anche grazie alle dichiarazioni della compagna della vittima e di un terzo soggetto, originario della Costa d’Avorio, che aveva cercato di dividere i due ed era rimasto anch’egli lievemente ferito a seguito della colluttazione.

Il maliano responsabile dell’accoltellamento, individuato dai carabinieri con ancora indosso il coltello utilizzato per l’aggressione e la maglietta sporca di sangue, è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale e, su disposizione del pm di turno, condotto presso il carcere di Foggia dove è rimasto anche a seguito dell’udienza di convalida tenutasi lunedì 20 settembre.

L’intervento dei carabinieri presso il ghetto è stato connotato da una certa tensione a causa della resistenza opposta dal maliano all’operato dei militari. Gli investigatori, come spesso capita in occasione degli interventi presso il ghetto, sono stati circondati da un centinaio di residenti, alcuni semplicemente curiosi, altri intenzionati a ostacolare il loro operato e favorire la fuga dell’arrestato.

La perfetta sinergia tra le forze dell’ordine del territorio ha fatto sì che in supporto ai militari dell’Arma  intervenisse prima una volante del locale Commissariato e poi personale del Reparto Prevenzione Crimine di San Severo circostanza che ha consentito ai carabinieri di effettuare il sopralluogo e i primi accertamenti in una cornice di piena sicurezza. La vittima è ricoverata presso il reparto di chirurgia toracica del Policlinico Riuniti di Foggia, dove è in prognosi riservata.

Le indagini, svolte dai carabinieri della Compagnia di San Severo, coordinati dalla Procura di Foggia, hanno consentito di appurare che la lite era scaturita dall’astio nutrito dalla vittima nei confronti del maliano che, nelle ore precedenti, si era reso responsabile di lesioni, ingiurie e minacce ai danni della sua fidanzata, senza alcun apparente motivo. Da successivi accertamenti è emerso che l’arrestato aveva già precedenti specifici avendo accoltellato un’altra donna già nel 2014.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Accoltella il rivale lasciandolo in fin di vita: all'arrivo dei carabinieri aveva la lama tra le mani e la maglia sporca di sangue

FoggiaToday è in caricamento