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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca San Nicandro Garganico

Frode in agricoltura, blitz nell'azienda di Pietro Tarantino: intascati fondi non dovuti, scatta il sequestro di beni

Accade a San Nicandro Garganico. La guardia di finanza ha arrestato il noto pregiudicato di San Nicandro Garganico (anche la moglie interdetta dall’attività di impresa per un anno) e sequestra beni per circa 130mila euro

Frodi in agricoltura, la guardia di finanza arresta noto pregiudicato di San Nicandro Garganico (anche la moglie interdetta dall’attività di impresa) e sequestra beni per circa 130mila euro.

Il gip del tribunale di Foggia, su richiesta della procura dauna che ha diretto e coordinato le indagini, ha disposto l’applicazione di misure cautelari personali nei confronti di due coniugi imprenditori agricoli di San Nicandro Garganico, per aver percepito indebitamente e con manovre truffaldine erogazioni pubbliche dal 2009 al 2018. Contestualmente, è stato loro notificato il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni e disponibilità per un ammontare pari a 130.000 euro.

Si tratta di Pietro Tarantino, pluripregiudicato di 49 anni, elemento di spicco della criminalità rurale e pastorale garganica, sottoposto agli arresti domiciliari, e di sua moglie, interdetta per un anno dall’esercizio di attività d’impresa e professionale. Le indagini sono state condotte dai finanzieri della tenenza di San Nicandro Garganico sulla base di una segnalazione del nucleo speciale spesa pubblica e repressione frodi comunitarie di Roma e dello Scico (servizio centrale investigazione criminalità organizzata) della guardia di finanza.

Le attività hanno permesso di appurare che l’uomo - già colpito dalla misura della sorveglianza speciale e da diverse condanne definitive, anche per delitti in materia di stupefacenti e armi - seppur gravato da precedenti penali che, in base alla normativa antimafia, negano qualsivoglia erogazione da parte dello Stato, di altri enti pubblici o dell’Unione europea, dal 2009 al 2018 ha fraudolentemente chiesto ed indebitamente ottenuto finanziamenti e contributi – dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura a titolo di contributo Pac e per l’acquisto di gasolio agricolo quale utente motori agricoli - a favore dell’impresa agricola di cui è titolare e di quella fittiziamente intestata alla moglie, amministrata dallo stesso pregiudicato.

Sono state invece bloccate le contribuzioni che lo stesso aveva già avanzato per entrambe le imprese per il 2019. Le indagini, in definitiva, hanno consentito di dimostrare come il 49enne fosse il dominus sia dell’impresa agricola di cui era titolare sia di quella mai operativa, fittiziamente intestata alla moglie consapevole, costituita al solo fine di percepire fraudolentemente ulteriori e maggiori finanziamenti pubblici indebiti. Contributi che l’arrestato non avrebbe potuto percepire, dati i precedenti penali e di prevenzione a proprio carico.

Le immagini dell'arresto di Tarantino

Il risultato conseguito conferma il costante presidio esercitato dalla guardia di finanza, in perfetta sinergia con l'autorità giudiziaria, nell’azione di contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica nazionale e comunitaria, rivolta anche alla repressione dei casi di indebita percezione di finanziamenti e contributi in agricoltura il cui corretto impiego, invece, stimola la crescita del settore produttivo tipico dell’area di Capitanata.

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