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Cronaca

Sangue nel cuore della movida, colpita con i vetri di una bottiglia e sfregiata a vita: arrestata ragazza di 20 anni

L'aggressione la notte del 30 agosto scorso in centro a Foggia. La vittima a Foggiatoday aveva raccontato il dramma di quella vicenda: "Ho paura di uscire". L'aggressore, una 20enne, è finita in carcere

E' stata arrestata con l'accusa di stalking e lesioni personali in danno di due ragazze, la 20enne che la notte del 30 agosto scorso, nel cuore della movida, ha picchiato con una violenza inaudita e colpito con i vetri di una bottiglia, una coetanea.

Poche settimane dopo la vittima, in un'intervista rilasciata in esclusiva a FoggiaToday, aveva raccontato la drammatica vicenda e manifestato il suo timore anche rispetto alle minacce ricevute: "Ho paura di uscire" (clicca qui per il video).

L'arresto è stato eseguito dal personale della Squadra Mobile del capoluogo dauno a seguito dell'attività investigativa coordinata e diretta dalla locale Procura della Repubblica su richiesta della misura cautelare personale della custodia in carcere emessa dal gip del Tribunale 

La drammatica notte dell'aggressione

Il 30 agosto scorso, nel cuore della movida di Foggia, all'interno di una cicchetteria, due ragazze erano state aggredite verbalmente dall'arrestata, che riteneva di essere stata derisa nei giorni precedenti a quella sera: erano volati insulti e minacce di morte.

Per fortuna il pronto intervento di alcuni avventori aveva scongiurato il peggio, costringendo l'aggressore ad allontanarsi.

Ciononostante, mentre le ragazze discutevano sbigottite per l’accaduto, inaspettatamente e alle loro spalle, erano state nuovamente raggiunye dalla ragazza, che aveva ricominciato ad ingiuriarle. Di qui a qualche secondo era passata alle vie di fatto, prendendo per i capelli una delle due e dandole un morso sul naso, procurandole lesioni guaribili in sette giorni.

L'intervento dell'amica aveva infastidito l’indagata, che prima di andar via, aveva continuato ad insultare e a minacciare le vittime, poco dopo anche su Instagram, con messaggi "sia vocali che scritti".

Non contenta, dopo qualche ora, in zona Epitaffio, in pigiama e ciabatte, la ventenne aveva raggiunto nuovamente il gruppo di ragazze che in quel momento erano sedute su una panchina, aveva preso dall’immondizia una bottiglia di vetro, l'aveva rotta a terra e con i cocci colpito la malcapitata al viso, alla schiena ed alla testa, continuando ad inveire nei suoi confronti mentre la colpiva.

Sanguinante e dolorante la vittima era stata soccorsa da un passante e trasportata in ospedale. Purtroppo le lesioni procurate al viso ne hanno determinato uno sfregio permanente che hanno determinato la necessità di rivolgersi ad un chirurgo plastico.

L’insieme degli elementi di prova raccolti dalla squadra mobile, le dichiarazioni rese dalle parti offese e dai testimoni - nonché i referti medici - hanno consentito alla procura della Repubblica di ricostruire l’accaduto e di richiedere l'emissione della misura cautelare in carcere - poi accolta dal gip del Tribunale - sussistendo gravi indizi di colpevolezza nei riguardi della indagata, alla quale, oltre al reato di lesioni personali, è stato contestato anche quello di stalking in considerazione del fatto che le ingiurie e le minacce reiterate, hanno determinato nelle vittime uno stato di ansia, timore e preoccupazione per la propria incolumità e quella dei propri congiunti, costringendole per diverso tempo a non circolare per strada da sole nel timore di essere nuovamente aggredite.

L’arrestata, dopo le formalità di rito, è stata tradotta presso la casa di reclusione di Trani per rimanervi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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