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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca San Nicandro Garganico

Rapina da 130 euro costa cara a cerignolano: arrestato, si cerca complice

Oronzo Metta, 44 anni di Cerignola, è stato arrestato un anno dopo la rapina compiuta alla filiale del Banco di Napoli di San Nicandro Garganico. Complice rapinò una guardia giurata

I carabinieri della Stazione di San Nicandro Garganico hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Foggia, a carico di Oronzo Metta, 44enne di Cerignola, accusato di rapina aggravata in concorso ai danni di un istituto di credito. I fatti risalgono alla mattina dell’8 febbraio di un anno fa, quando l’uomo, con un altro complice ancora in corso di identificazione, fece irruzione e rapinò la filiale del Banco di Napoli.

In quella circostanza l’uomo, giunto presso l’istituto di credito a viso scoperto, dopo aver superato il bussolotto d’ingresso e messo una calza in nylon, scavalcò e si impossessò del denaro contenuto nella cassa. Dopo circa trenta secondi un secondo complice, travisato da un casco da motociclista, accortosi della presenza di una guardia giurata che all’esterno della banca era intenta ad effettuare un prelevamento bancomat, simulando di essere armato, lo minacciava impossessandosi del portafogli.

IL VIDEO DELLA RAPINA

Sfortunatamente per i rapinatori il bottino di quell’azione criminale fu esiguo: appena 130 euro, poiché le casse erano bloccate e nella fretta il rapinatore riuscì ad arraffare solo i pochi contanti presenti in un cassetto. Subito dopo la rapina, i due malviventi fuggirono a piedi dileguandosi per le strade circostanti.

Le indagini condotte dai carabinieri della locale stazione giungevano ad una svolta a seguito dell’arresto da parte dei militari dell’Arma di Fasano di cinque persone, tra cui proprio Oronzo Metta, che due settimane dopo rapinarono la locale filiale del Monte dei Paschi di Siena. La comparazione tra le foto segnaletiche inviate dai colleghi di Fasano e le immagini in possesso degli investigatori dell’Arma di San Nicandro, permettevano di identificare con assoluta certezza il 44enne come il rapinatore introdottosi all’interno dell’istituto di credito del centro garganico.

Le risultanze delle indagini condotte dai militari dell’Arma, pienamente condivise dall’Autorità Giudiziaria e corroborate anche dalla successiva confessione dell’indagato, permettevano l’emissione a carico del rapinatore della misura della custodia cautelare in carcere, notificatagli presso la casa circondariale di Trani dove si trova recluso.

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