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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Cerignola

Catturato latitante: preso dopo tre anni di fuga il membro del commando che assaltò il caveau 'Sicurcenter'

L'uomo, 47enne di Cerignola, deve espiare la pena residua di 6 anni, 9 mesi e 29 giorni di reclusione. L'arresto è avvenuto la scorsa domenica, all’interno di un autoparco, in via Torre Quarto

Ricercato da tre anni, finisce in manette un 47enne di Cerignola arrestato dai carabinieri della Compagnia ofantina che lo hanno rintracciato all’interno di un autoparco, in via Torre Quarto.

L’uomo, con precedenti penali, è destinatario di un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti emesso il 26 aprile 2018 dalla Procura generale della Repubblica di Bari. Il 47enne, infatti, deve espiare la pena residua di 6 anni, 9 mesi e 29 giorni di reclusione. Nei suoi confronti pendono provvedimenti di condanna relativi ad un cumulo pene per i reati di rapina aggravata in concorso e furto aggravato commessi nel 1997, per rapina aggravata e lesioni personali aggravate commesse a San Ferdinando di Puglia nel 2007 e per rapina aggravata in concorso, resistenza a pubblico ufficiale, tentato omicidio aggravato, ricettazione aggravata, detenzione e porto abusivo di armi e attentati alla sicurezza dei trasporti, questi ultimi commessi a Bitonto, l’11 febbraio 2014, in occasione dell’assalto alla sede dell’istituto di vigilanza Sicurcenter.

Quella notte, circa dieci malviventi, travisati ed armati di fucili, utilizzarono una escavatrice per sfondare il caveau della Sicurcenter, da dove asportarono due casseforti, per poi trasportarle su due camion cassonati. Per garantirsi la fuga, i rapinatori bloccarono le vie limitrofe con quattro pullman, due furgoni e un autoarticolato e disseminarono la strada con chiodi a quattro punte. Sulla Provinciale 218 i carabinieri di Bitonto intercettarono due dei componenti del commando, sorpresi mentre posizionavano una catena in acciaio di traverso sulla carreggiata. Uno dei due banditi riuscì a dileguarsi, mentre l'altro, il 47enne, armato di una pistola con matricola abrasa, tentò di aprire il fuoco verso i carabinieri ma l’arma si inceppò. I militari, dopo avere esploso alcuni colpi a scopo dissuasivo, lo arrestarono in flagranza. In uno dei camion utilizzati per traferire il bottino, ritrovato a pochi chilometri di distanza dal luogo della rapina, la polizia di Bari recuperò una delle due casseforti asportate dal caveau. Domenica mattina, dopo l’arresto, il cerignolano  è stato associato alla casa circondariale di Trani.

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