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Cronaca San Marco in Lamis

Dà fuoco all'azienda agricola per un ritardo sulle spettanze: due giorni di fiamme e danni ingenti, arrestato incensurato

Un 24enne incensurato è stato arrestato con l'accusa di incendio ed estorsione nei confronti del proprietario di un'azienda agricola data alle fiamme il 21 luglio 2020

Ieri pomeriggio i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di San Giovanni Rotondo, coadiuvati da personale della stazione di San Marco in Lamis, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Foggia su richiesta della locale procura, hanno arrestato un 24enne incensurato del posto con l'accusa di incendio ed estorsione nei confronti del proprietario di una grossa azienda agricola.  

La notte del 21 luglio, in località Calderoso, si era sviluppato un vasto incendio che aveva interessato il fienile di un’azienda agricola. Si era reso necessario l'intervento sul posto dei carabinieri della compagnia di San Giovanni Rotondo e dei vigili del fuoco con squadre provenienti dai distaccamenti di Manfredonia e San Severo.  

L’incendio - che durò due giorni - aveva assunto notevoli dimensioni, poiché nel fienile erano state sistemate 2500 balle di fieno, peraltro da poco acquistate, che sarebbero servite a foraggiare gli animali. 

Le fiamme distrussero anche alcuni mezzi agricoli parcheggiati nelle vicinanze e lo stesso capannone adibito a fienile.

Considerata l’entità del danno provocato furono, i militari dell'Arma avevano avviato le relative indagini al fine di scoprire gli autori ed il movente. Attraverso le immagini del sistema di videosorveglianza e accertata la natura dolosa del rogo, non era passata inosservata la presenza di un soggetto ripreso mentre si spostava in più punti del fienile e dava fuoco alle balle di fieno.

Le indagini si sono concentrate su un ragazzo, già vincolato da rapporti di lavoro con il proprietario dell'azienda agricola, il cui movente sarebbe sarebbe legato al ritardo nei pagamenti di alcune spettanze, il cui procedimento extragiudiziale, aveva incontrato degli  intoppi. Dopo alcuni giorni dall’incendio era stato trovato l'accordo.

Le indagini eseguite sotto la direzione della Procura della Repubblica di Foggia, attraverso gli elementi raccolti nel corso del sopralluogo, le intercettazioni telefoniche ed ambientali, lo sviluppo e l’analisi di tabulati telefonici con l’individuazione di celle e localizzazione delle utenze, l’acquisizione e conseguente visione ed analisi di immagini dei sistemi di videosorveglianza dell’azienda agricola, del circuito cittadino e di quello appartenente ad attività commerciali limitrofe, nonché l’escussione di persone informate sui fatti, hanno permesso di accertare a carico del giovane arrestato chiari ed inequivocabili elementi di colpevolezza rispetto ai gravi reati contestati. 

Tali riscontri hanno quindi consentito di redigere un’informativa conclusiva che, elaborata dalla procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, è sfociata nella richiesta di misura cautelare poi emessa dal Gip del Tribunale e deseguita nel pomeriggio di ieri. 

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