'Banda del buco' finisce in trappola: in due arrestati dopo un colpo in negozio di abbigliamento
Si tratta di Leonardo Bruno di 40 anni, arrestato in concorso con Lorenzo Valente di 43 anni: dovranno rispondere entrambi di furto aggravato e danneggiamento. I due sono ai domiciliari, in attesa della direttissima
‘Banda del buco’ sorpresa con le mani nel sacco. Quello del negozio di abbigliamento per l’infanzia ‘Dolci e ribelli’, al civico 26 di viale Colombo, a Foggia. E’ quanto accaduto la scorsa notte, quando due uomini sono stati arrestati in flagranza di reato dagli agenti della Sezione Volanti della questura di Foggia, diretta dal vice questore aggiunto Pasquale Fratepietro.
Si tratta di Leonardo Bruno di 40 anni, arrestato in concorso con Lorenzo Valente di 43 anni: dovranno rispondere entrambi dei reati di furto aggravato e danneggiamento. L’operazione è scaturita nell’ambito della consueta attività di controllo del territorio ad opera delle volanti. Gli agenti, attraversando viale Colombo, sono stati richiamati dalle sirene dell'allarme scattato nel negozio di abbigliamento per bambini.
Apparentemente non sembravano esserci segni di effrazione o scasso. Gli agenti hanno deciso di contattare il proprietario dell’attività che, giunto sul posto, ha aperto la saracinesca del negozio. Solo a quel punto, ci si è resi conto che il furto era stato consumato dall'interno e che ignoti avevano portato via numerosi capi d'abbigliamento dagli scaffali e il registratore di casa, contente pochi spiccioli, per un valore complessivo che si aggira intorno ai 30 mila euro. Chi ha agito si era guadagnato l’ingresso nel locale praticando un foro su una parete che confina con un locale vuoto, al civico accanto.
A quel punto, gli agenti hanno effettuato un ulteriore sopralluogo nell’immobile confinante, sorprendendo i due uomini 'in trappola'. Sul posto la polizia ha recuperato anche tutto il materiale utilizzato per praticare il foro, ovvero due trapani, pinze e una sega manuale. I due sono stati arrestati in flagranza di reato e sottoposti alla misura degli arresti domiciliari in attesa della direttissima. Tutta la merce è stata restituita al proprietario dell'attività commerciale.
