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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Era violento con la sua ragazza, la picchiava e la minacciava di morte

Una studentessa universitaria foggiana ha denunciato tutto e temendo ritorsioni si è trasferita in un’altra città. Lui è stato arrestato

E’ una pagina terribile dalla cronaca locale. Una inaudita spirale di violenza e minacce nella quale è rimasta lungamente imbrigliata una 21enne foggiana, studentessa universitaria, vittima dei continui maltrattamenti del compagno, suo coetaneo. Due ragazzi giovanissimi, una relazione iniziata nel 2007 e poi proseguita fino a pochi mesi fa, seppure tra alti e bassi. Sin dall’inizio era emersa la natura violenta del giovane – con precedenti per reati contro la persona – il quale per imporre la propria volontà era solito schiaffeggiare la propria compagna.

Dalla primavera di quest’anno, però, l’atteggiamento del ragazzo era diventato sempre più violento ed aggressivo, a causa di una ingiustificata gelosia. Quotidianamente, pretendendo di farle confessare presunti tradimenti, ingiuriava e picchiava la studentessa, stringendole le mani al collo fino a farla diventare cianotica. Più il ragazzo si mostrava violento, più lei – temendo ritorsioni sempre più gravi – ne diventava succube al punto tale da decidere di andare a vivere insieme al suo giovane aguzzino.

Nemmeno in circostanza particolari (quali un aborto subito e poi una nuova gravidanza) il ragazzo ha dimostrato un comportamento diverso. Al contrario, diventava sempre più violento e geloso impedendo alla vittima ogni tipo di relazione e rapporto con amici e parenti, arrivando a controllare ogni suo movimento, inalberandosi persino se la sorprendeva assorta nei suoi pensieri.

Il 3 novembre, dopo essere stata ancora una volta picchiata e minacciata, la ragazza ha deciso di denunciare il suo compagno e, temendo ritorsioni, si è trasferita in un’altra città. Nei confronti del ragazzo, C.L., classe 1991 gli agenti della squadra mobile di Foggia hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal gip di Foggia, Michela Valente, su richiesta del p.m. Rosa Pensa, in quanto responsabile del reato di stalking e maltrattamenti in famiglia.

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