Antonio Anastasio, figlio di Matteo, l'uomo ucciso il 12 luglio scorso in occasione dei festeggiamenti per la vittoria del campionato europeo della nazionale di calcio italiana, è stato arrestato in flagranza di reato per detenzion e di arma da fuoco clandestina. La misura è stata convalidata nella giornata di ieri da parte del Gip presso il Tribunale di Foggia. Durante l'agguato - ripreso in parte anche da un telefonino cellulare - era rimasto gravemente ferito anche il nipote di 6 anni della vittima

A seguito di perquisizione domiciliare ex art. 41 Tulps., sotto al materassino di una culla nella camera da letto dell'abitazione del 23enne, i poliziotti hanno trovato una pistola Beretta cal. 7,65, con matricola dolosamente abrasa, completa di caricatore rifornito di undici cartucce. Oltre alla pistola sono stati trovati uno sfollagente telescopico, un giubbotto antiproiettile, modello sottocamicia, ed un inibitore di frequenza Jammer.

Lo scorso 23 agosto la squadra mobile e il commissariato di San Severo avevano tratto in arresto il fratello di Luigi Bonaventura (ucciso il 14 dello stesso mese davanti a un autolavaggio), mentre era intento ad applicare delle targhe contraffatte su un’autovettura di provenienza furtiva (continua a leggere qui). L'azione aveva già allora fatto ritenere agli investigatori che per quanto realizzata da un soggetto gravato da pregiudizi per reati contro il patrimonio, potesse inserirsi in un più ampio progetto criminoso.

"Quanto rinvenuto a casa di Anastasio, strumenti per la protezione e per l’offesa, fa insorgere dubbi analoghi, creando il legittimo sospetto che gli episodi narrati non siano affatto isolati, ma intimamente connessi"