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Cronaca San Nicandro Garganico

Estorsione a imprenditore: “1500 euro o ti incendio l’auto”, arrestato 20enne

Vittima del tentativo di estorsione il titolare di un'agenzia funebre di San Nicandro Garganico. Ragazzo preso "con le mani nel sacco"

Non si è lasciato intimidire dal suo estorsore e ha denunciato tutto ai carabinieri. Vittima della richiesta di denaro e di una serie di atti intimidatori a lui e ai suoi congiunti, il titolare di un’agenzia di pompe funebri di San Nicandro Garganico.

Tutto è partito da un episodio denunciato il primo febbraio, quando il cognato della vittima ha trovato la propria auto con il cristallo anteriore rotto, lo stereo e sul parabrezza del mezzo, un biglietto di avvertimento indirizzato al titolare dell’agenzia nel quale vi era scritto che se non avesse versato i 1500 euro, la sua autovettura sarebbe stata incendiata.

Il 6 febbraio, sotto la serranda della sua attività, l’imprenditore garganico ha trovato un secondo biglietto dal contenuto minaccioso in cui l’estorsore lasciava intendere di conoscere bene gli spostamenti suoi e dei congiunti, facendo espressamente riferimento a luoghi dove solitamente venivano parcheggiate le loro autovetture. Il ragazzo chiedeva pertanto di lasciare, all’interno di una fioriera situata vicino la Chiesa di San Martino, una busta con la somma richiesta.

A quel punto i carabinieri hanno organizzato un servizio finalizzato a coglierlo in flagranza di reato e, dopo aver messo in un busta una banconota da 50 euro e un biglietto nel quale la vittima chiedeva un po’ di tempo per saldare quanto richiesto, hanno dato vita ad un difficile servizio di osservazione e pedinamento per le strette stradine del centro storico della cittadina foggiana.

Dopo alcuni minuti D.T.L.A., con fare guardingo, si è avvicinato al luogo indicato e ha prelevato la busta. Senza perdere tempo i carabinieri di San Severo sono intervenuti per bloccarlo con “le mani nel sacco”. Questi ha tentato di  giustificarsi sostenendo di aver prelevato quella busta casualmente.

La successiva perquisizione domiciliare ha fugato ogni dubbio sulla sua responsabilità nella vicenda: all’interno dell’abitazione del 20enne stato trovato un quaderno dal quale erano state strappate alcune pagine corrispondenti ai bordi dei bigliettini recapitati all’imprenditore sannicandrese. Ancora una volta la fiducia riposta dal cittadino nei confronti delle forze dell’ordine ha consentito di giungere all’arresto di chi vuole imporre il racket delle estorsioni alle attività imprenditoriali sul territorio.

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