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Cronaca Cerignola

Sorpreso su un'auto rubata, tenta la fuga in ospedale: era modificata per resistere ad eventuali conflitti a fuoco

Ai domiciliari il 35enne Francesco Renna. A bordo del mezzo, una Lancia Delta rubata ad agosto e con targa posticcia, la polizia ha recuperato numerose centraline decodificate, estrattori, e altro materiale per commettere furti

Non è passato inosservato alla polizia, impegnata in un consueto servizio di pattugliamento. Francesco Renna, cerignolano, classe 1983, infatti, è una persona già nota alle forze dell'ordine, e il suo passaggio a bordo di una Lancia Delta di colore scuro.

Pertanto, gli operatori hanno deciso di approfondire il controllo, dopo aver incrociato l'auto in corso Scuola Agraria. Inutile il tentativo del giovane di nascondersi per non farsi riconoscere. Da un controllo è emerso che la targa apposta sull'auto era una targa rubata ad altro mezzo (una Peugeut provento di furto ad agosto scorso). La Lancia Delta, già segnalata per la commissione di furti di auto, dopo vari giri di perlustrazione, è stata rintracciata all’interno del parcheggio dell’ospedale, mentre il Renna era fermo all’esterno dell’auto.

Alla vista dei poliziotti il giovane ha cercato di dileguarsi nuovamente, entrando all’interno del Pronto Soccorso. Perquisita l’auto, al suo interno sono state recuperate e sequestrate numerose centraline elettroniche decodificate, solitamente usate per il furto di autoveicoli, estrattori, oltre a varie chiavi, martelli, cacciavite, martelletto frangivetro, pinze e altro materiale idoneo al compimento di furti. Nella parte posteriore è stata inoltre rinvenuta una lastra di ferro posta dietro i sedili posteriori, idonea a proteggere gli occupanti da eventuale conflitto a fuoco.

La Lancia Delta risultava anch’essa rubata a Cerignola, nell'agosto scorso e all’interno del veicolo sono state trovate le targhe originali svizzere. Pertanto, Renna è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto per ricettazione ed è stato accompagnato presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.

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