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Cronaca

Catturato noto caporale sfuggito più volte all'arresto: il blitz nei pressi della stazione, bloccato mentre scendeva da un'auto

L'uomo, 35enne ivoriano, finì al centro dell’indagine ‘Principi e Caporali’ di carabinieri e Procura dauna. Si era reso irreperibile da diversi mesi, ma è stato notato nei pressi della stazione ferroviaria di Foggia

Nel cuore della città di Foggia, non distante dalla locale stazione ferroviaria, dopo un lungo servizio di osservazione, i carabinieri della sezione operativa della compagnia di Manfredonia hanno assicurato alla giustizia il presunto caporale - 35enne ivoriano - coinvolto nell’indagine ‘Principi e Caporali’, resosi irreperibile da diversi mesi.

L’uomo, conosciuto con numerosissimi ‘alias’, è destinatario di ben due misure cautelari scaturite dalle recentissime indagini inerenti l’intermediazione illecita e lo sfruttamento del lavoro condotte dai carabinieri del comando di Manfredonia e da quello di Lucera.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Foggia con il fondamentale ausilio dei carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Foggia, sono state denominate rispettivamente 'Principi e Caporali' e 'White Labor'.

Nelle settimane passate il soggetto era riuscito sempre a farla franca, sfuggendo ai diversi tentativi di cattura, talvolta anche mettendo a repentaglio la sicurezza degli altri lavoratori, dileguandosi a folle velocità lungo le strade polverose di campagna, a bordo di mezzi di fortuna modificati al punto da consentire il trasporto simultaneo di numerosi lavoratori.

Questa volta, però, i carabinieri sono risusciti a trarlo in arresto. A nulla sono servite le false generalità fornite durante il controllo; i militari, standogli dietro da tempo, avevano ben impressa nella mente la sua fisionomia, le sue abitudini, i tragitti e le frequentazioni.

L'operazione 'Principi e Caporali'

Il caporale, dimorante da tempo nella ‘ex pista’ di Borgo Mezzanone - dove vivono circa 1500 migranti, popolazione destinata ad aumentare esponenzialmente nel periodo estivo a causa della richiesta di manodopera da destinare al lavoro nei campi, principalmente per la raccolta dei pomodori - è stato  avvistato nel momento in cui parcheggiava la sua auto nel centro abitato di Foggia per dirigersi sul corso principale. Li è stato bloccato dai carabinieri e tradotto presso la casa circondariale di Foggia.

L’arresto è l’epilogo dell’attività di indagine conclusasi nei primi giorni del mese di aprile 2021, quando i carabinieri di Manfredonia e del Nil di Foggia, hanno dato esecuzione alle ordinanze di custodia cautelare emesse nell’ambito dell’indagine ‘Principi e Caporali’, grazie alla quale sono stati identificati imprenditori e caporali che, sprezzanti delle regole, in modo illecito e diffuso, reperivano grandi masse di braccianti da impiegare quali forza lavoro nei campi in palese violazione dei contratti collettivi nazionali, della normativa di settore relativa all’orario di lavoro e ai periodi di riposo, quella in materia di sicurezza e igiene sul luogo di lavoro, nonché sottoponendo tutti i lavoratori ad un controllo serrato sui campi.

Nell’occasione vennero anche sequestrate e sottoposte ad amministrazione giudiziaria ben 8 aziende riconducibili agli imprenditori agricoli indagati. Con l’arresto dell’ultimo caporale sono stati assicurati alla giustizia tutti i destinatari di misura cautelare. 

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