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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Si fingevano badanti e svaligiavano le case gli anziani malati con la complicità delle "mele marce" del 118: arrestato 29enne della banda

Il fatto risale agli anni 2013 e 2014, nella zona del Gargano. Nella giornata di ieri il 29enne è stato raggiunto dai carabinieri che hanno eseguito il provvedimento restrittivo e condotto l’uomo in carcere

Condannato a 2 anni e 4 mesi di reclusione per una serie di furti in abitazione compiuti con una modalità singolare sul Gargano, doveva ancora espiare 1 anni, 11 mesi e 18 giorni di reclusione. Per questo motivo un 29enne della provincia di Foggia ma attualmente residente a Cadelbosco Sopra, in Emilia, è stato arrestato dai carabinieri del paese che hanno dato esecuzione a un provvedimento di carcerazione emesso dall’ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Bari.

Il provvedimento fa riferimento a una serie di furti e tentati furti in abitazioni che il 29enne con altri complici ha compiuto tra il 2013 e il 2014 nella zona del Gargano - tra Ischitella e Vico - con una modalità singolare: raggiravano le vittime fingendosi persone volenterose e attente quando andavano a casa di malati e anziani per assisterli, ma appena potevano rubavano le chiavi, facevano di nascosto i duplicati e poi svuotavano con comodo le case dei malcapitati, approfittando magari dei ricoveri che complici compiacenti in qualità di soccorritori e/o autisti conoscevano personalmente sapendo anche le varie patologie delle vittime e soprattutto e quando le stesse vittime si allontanavano per essere ricoverate.

Vicenda che venne portata alla ribalta delle cronache nell’aprile del 2015 a seguito dell’esito delle indagini dei carabinieri che diedero esecuzione a una misura cautelare nei confronti di diversi indagati tra cui l’odierno arrestato e altro correo che all’epoca dimorava a Brescello dove era stato arrestato. Quindi l’iter processuale con la condanna del 29enne foggiano oggi residente a Cadelbosco Sopra comminatagli nell’ottobre del 2019 dalla Corte d’Appello di Bari.

La sentenza divenuta esecutiva ha visto l’ufficio esecuzioni penali della Procura Generale presso la Corte d’Appello barese emettere l’ordine di carcerazione che veniva trasmesso ai carabinieri di Cadelbosco Sopra per l’esecuzione dovendo l’uomo ancora scontare 1 anno, 11 mesi e 18 giorni di reclusione.

Nella giornata di ieri il 29enne è stato raggiunto dai carabinieri della stazione di Cadelbosco Sopra, comune dove risiede, che ricevuto il provvedimento restrittivo vi davano esecuzione conducendo l’uomo in carcere dove veniva ristretto per l’espiazione della pena.

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