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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Ospedale - Parco San Felice / Via Martiri di Via Fani

Tentato omicidio a Foggia: arrestato 20enne, figlio e nipote di esponenti vicini al clan Moretti

La squadra mobile ha fermato Giuseppe Bruno, 20enne pregiudicato, figlio di Gianfranco e nipote di Rodolfo, entrambi inseriti nella criminalità organizzata di Foggia. Risponderà di tentato omicidio e porto abusivo di arma

Ventenne foggiano arrestato per dagli agenti della squadra mobile di Foggia per il tentato omicidio di Antonio Frascolla, il 28enne ferito da un colpo di pistola al termine di una lite per futili motivi. Per il fatto, la polizia ha fermato Giuseppe Bruno, 20enne pregiudicato, figlio di Gianfranco e nipote di Rodolfo, entrambi inseriti nella criminalità organizzata di Foggia, intranei alla batteria Moretti.

Terzo sabato di sangue: il video

Oltre all'accusa per tentato omicidio, Bruno risponderà anche di porto abusivo di arma: nella sua abitazione, infatti, è stata recuperata una Beretta cal. 7.65 comprensiva di caricatore con all’interno un proiettile, mentre nella canna vi era un bossolo inceppato. Il ferito - per gli inquirenti contiguo alla criminalità organizzata foggiana - è stato colpito da un colpo d’arma da fuoco alla gamba ed è tutt’ora ricoverato presso gli Ospedali Riuniti di Foggia. Le sue condizioni non sono gravi.

Chiarita la dinamica dell'accaduto: alle 04.10, in via Martiri di via Fani, veniva segnalata l’esplosione di alcuni colpi d’arma da fuoco e il ferimento di un ragazzo. Nell’immediato, il personale delle "Volanti" si recava sul posto accertando la veridicità della segnalazione in quanto sul manto stradale venivano individuati, e successivamente repertati, due bossoli cal. 7.65 e due ogive. Contemporaneamente, veniva segnalata la presenza presso il pronto soccorso di Foggia di un giovane attinto da un colpo d’arma da fuoco.

Successivamente, gli agenti della Squadra Mobile avviavano le indagini escutendo in primis la vittima, che però non forniva alcuno spunto investigativo adottando, di contro, un atteggiamento reticente. Il prosieguo delle indagini, mai interrotte, consentiva di ricostruire l’intera vicenda e capire che l’autore del delitto poteva essere Giuseppe Bruno, il quale veniva rintracciato presso la sua abitazione. Condotto in questura lo stesso ammetteva le sue responsabilità consegnando l’arma con cui aveva sparato compatibile con i bossoli rinvenuti. D’intesa con la Procura della Repubblica di Foggia, lo stesso è stato tratto in arresto e condotto presso la Casa Circondariale di Foggia. Ancora da chiarire il movente del fatto, verosimilmente riconducibile a questioni personali-sentimentali.

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