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Cronaca Cerignola

Arrestati compagni violenti: picchiate e tormentate, donne in lacrime e disperate chiedono aiuto

Due casi trattati nell'ultima settimana dai carabinieri, rispettivamente a Cerignola e Trinitapoli. Arrestati due uomini, di 48 e 42 anni, responsabili, in due distinte circostanze, di atti persecutori e maltrattamenti in famiglia

Donne maltrattate e perseguitate, due uomini violenti arrestati dai carabinieri a Cerignola e Trinitapoli. Nei giorni scorsi, i militari della Compagnia di Cerignola hanno arrestato in flagranza di reato, due uomini, di 48 e 42 anni, responsabili, in due distinte circostanze, rispettivamente dei reati di atti persecutori e maltrattamenti in famiglia.

Il primo, a Cerignola, è stato bloccato dai Carabinieri della locale Stazione dopo la disperata richiesta telefonica di intervento fatta al 112 dalla sua ex moglie, da mesi perseguitata, tormentata e minacciata di morte dall’uomo, che non voleva rassegnarsi alla fine della loro unione coniugale. I carabinieri lo hanno bloccato ed identificato mentre, a bordo della sua autovettura, dopo l’ennesimo pedinamento, aveva affiancato l’auto della ex moglie. Condotto in caserma, è stato dichiarato in arresto per atti persecutori e, dopo le formalità di rito, su disposizione della Procura di Foggia, è stato sottoposto agli arresti domiciliari. A seguito della convalida dell’arresto, il GIP del Tribunale di Foggia ha disposto nei suoi confronti l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.

A Trinitapoli, invece, i militari della locale Stazione hanno arrestato in flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia un 42enne che, nella propria abitazione, al culmine della ennesima lite, aveva aggredito prima verbalmente e poi fisicamente sua moglie, procurandole lesioni. La donna, dopo l’episodio, è corsa in caserma, dove ha raccontato ai carabinieri anni di vessazioni, aggressioni e maltrattamenti subiti. Il 42enne è stato arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari in un’altra abitazione, dove si trova tutt’ora sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, disposta nei suoi confronti dal GIP del Tribunale di Foggia che ha convalidato l’arresto.

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