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Cronaca San Giovanni Rotondo

Bombe carta in centro come "diversivo", per rubare indisturbati autocompattatori: arrestati

Un’indagine fulminea dei carabinieri ha portato al fermo di indiziato di delitto di due pregiudicati: si tratta di Maurizio Catalano, 28enne di Stornara, e Marco Specchio Di Fonzo, 39enne di Cerignola, responsabili di ricettazione aggravata

Due arresti per la ricettazione di tre autocompattatori trafugati a San Giovanni Rotondo. Un’indagine fulminea, quella condotta dai carabinieri delle Compagnie di Cerignola e San Giovanni Rotondo all’alba di venerdì scorso, ha portato al fermo di indiziato di delitto per due pregiudicati Maurizio Catalano, 28enne di Stornara, e Marco Specchio Di Fonzo, 39enne di Cerignola, responsabili di ricettazione aggravata.

I carabinieri, tempestivamente informati del furto di tre autocompattatori per la raccolta di rifiuti, avvenuto nella precedente tarda serata presso il deposito di San Giovanni Rotondo, hanno subito attivato una complessa ed articolata attività di indagine, che ha coinvolto, con ruoli e compiti distinti, i comandi delle Compagnie di San Giovanni Rotondo, Foggia e Cerignola, e che li ha portati, in brevissimo tempo, ad individuare il luogo in cui gli autocarri rubati erano stati nascosti. Ne è quindi seguito un intervento congiunto che ha consentito di fermare i due uomini, i quali -  vistisi scoperti - hanno abbandonato due dei tre mezzi tentando una fuga, prontamente impedita dai militari. L’operazione si è conclusa con il recupero dei tre mezzi trafugati e di tutti gli accessori, con la conseguente loro restituzione ai responsabili della ditta.

Di particolare interesse il “diversivo” creato dai malviventi per agire indisturbati: questi, poco prima di agire, avevano infatti collocato e fatto esplodere due bombe carta nei pressi di altrettante abitazioni del centro storico di San Giovanni Rotondo, col chiaro scopo di attirarvi le pattuglie dell'Arma in circuito. Lo stratagemma non ha però funzionato, proprio per la tempestività della segnalazione del furto, che ha permesso ai carabinieri di intervenire con tempestività, e di operare con altrettanta velocità. L’efficace coordinamento tra i vari Comandi della provincia ha poi fatto il resto. Dopo le formalità di rito i due sono stati tradotti presso le rispettive abitazioni, dove rimarranno agli arresti domiciliari in attesa della convalida del fermo da parte dell’autorità competente.

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