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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Manfredonia

Dipendenti arrestati saranno sospesi. L'avv. Vaira: "Stella Maris danneggiata dalle loro condotte"

Le precisazioni dell'avvocato Michele Vaira della proprietà che gestisce la Rsa 'Stella Maris' di Manfredonia. Quattro gli operatori socio-sanitari arrestati. Il commento del sindaco Gianni Rotice, dell'on. Michele Bordo e della consigliera regionale Rosa Barone

"La proprietà e la direzione della Stella Maris non hanno alcuna responsabilità e risultano danneggiate dalle condotte dei dipendenti, che saranno immediatamente sottoposti a sospensione cautelare. Daremo tutta la nostra collaborazione per accertare i fatti, e al processo ci costituiremo parte civile". Così l'avvocato Michele Vaira evidenzia la posizione della cooperativa che gestisce la residenza socio-assistenziale per anziani di Manfredonia, dove si sono consumate gravi condotte ai danni di anziani pazienti, anche casi di violenza sessuale da parte di uno degli operatori socio-sanitari agli arresti domiciliari insieme ad altre tre persone (guarda il video).

Sul caso si è espresso anche il sindaco, Gianni Rotice: "Da questa mattina Manfredonia è sotto shock, io, rappresentante di tutta la comunità, in primis. Esprimo sdegno nei confronti degli autori di tali atti disumani e solidarietà alle vittime ed alle loro famiglie. Provo rabbia rispetto a reati così ignobili perpetrati ai danni di persone fragili ed indifese che, anzi, meritano attenzioni e cure “speciali”, in particolar modo calore umano. Ciò che è accaduto nella Rs della nostra città - con la notizia che ha fatto il giro d’Italia sui principali mass media - è di gravità assoluta ed il Comune, per le proprie competenze, unitamente al lavoro delle Forze dell’ordine e della Magistratura, prenderà fermamente posizione con i più opportuni provvedimenti in merito alla vicenda affinchè siano accertate tutte le responsabilità, valutando anche la possibilità di costituirci parte civile. Le fragilità ed il welfare sono tematiche centrali nell’operato quotidiano della nostra Amministrazione. Compiere atti così crudeli nei confronti dei più deboli non ammette alcuna giustificazione. Ringrazio chi ha avuto il coraggio di denunciare e la Polizia per aver messo fine a questo terribile teatro dell’orrore. Prendersi cura degli altri, dei più fragili, è molto più che un mero lavoro per portare a casa lo stipendio, è una vera e propria missione di carità umana".

"Ripugnanti", secondo l'on. Michele Bordo le accuse: "Il contenuto di alcuni passaggi dell'ordinanza del giudice fa venire i brividi, per le botte, gli abusi e le parole usate dagli accusati. Esprimo grande solidarietà e vicinanza alle vittime e alle loro famiglie. Contemporaneamente chiedo massima celerità nelle indagini per assicurare prima possibile la risposta della giustizia ma anche per comprendere se ci sono state altre complicità oppure omissioni da parte di chi avrebbe dovuto vigilare sull'attività del personale. Gli istituti di riposo e per anziani dovrebbero essere ambienti di assistenza e amore. Fa davvero male vedere invece che in questi luoghi ci possano essere anche comportamenti così ignobili".

"Per fortuna c'è chi ha la forza di denunciare abusi e cattiverie, dando avvio ad indagini per fatti gravissimi, come quelli di Manfredonia, agli onori della cronaca oggi. Violentare o trattare male anziani e degenti è un atto meschino e senza senso. Sono amareggiata per le immagini e le urla, chi ha fatto questo merita di pagare, perché chi non ha voce, chi non si può difendere da solo, deve essere tutelato da ognuno di noi. Bisogna azionare ogni mezzo, videocamere o altro, perché non si può pensare che i nostri nonni possano subire tutto questo, magari ogni giorno e per anni" il commento dell'assessore regionale al Welfare, Rosa Barone

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