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Cronaca Peschici

Distrutte oltre 650 piante di marijuana, la piantagione sul Gargano: due arresti

Centinaia di piante alte un metro e mezzo, per un peso complessivo di 200 kg sono state scoperte in un terreno, in agro di Peschici. E' quanto scoperto dai carabinieri che, per il fatto, hanno arrestato due uomini del posto: sono ai domiciliari

Una piantagione robusta, consistente, illegale: oltre 670 piante di marijuana alte un metro e mezzo, per un peso complessivo di circa 200 kg. E’ quanto scoperto dai carabinieri della stazione di Peschici, sul Gargano, che per il fatto hanno arrestato in flagranza di reato due uomini del posto.

Si tratta di Michele D’ambrosio, di 40 anni e Gianluigi De Luca di 27. Entrambi sono stati sorpresi dai militari mentre si prendevano cura della particolare piantagione, in località Croci. Giunti nei pressi di un’abitazione, i militari hanno notato un terreno di un ettaro circa con una vegetazione piuttosto rigogliosa, tutte piante facilmente riconoscibili come piante di marijuana.

Il terreno era completamente recintato, con accesso da un cancello attraverso il quale si giungeva prima all’abitazione e poi al terreno. La maggior parte delle piante, 600 su 673 complessive, erano coltivate su 26 filari della lunghezza di 45 metri ciascuno, distanti circa un metro l’uno dall’altro, lungo i quali erano posizionati dei tubi per irrigazione, collegati ad un rubinetto situato nella parte esterna dell’abitazione, mentre il resto delle piante erano posizionate in modo sparpagliato in un uliveto adiacente.

DE LUCA SI DIFENDE: "ESTRANEO AI FATTI"

E’ stato quindi predisposto un attento servizio di osservazione, finalizzato ad individuare i soggetti che si sarebbero recati sul posto per innaffiare le piante di marijuana. Così è stato: di lì a poco è giunta sul posto un’autovettura Seat Ibiza, condotta da Gianluigi De Luca, che è entrato nella proprietà dove era atteso da Michele D’ambrosio, proprietario dell’abitazione e del terreno. I due soggetti hanno iniziato ad innaffiare le piante di marijuana e ad effettuare le operazioni di pulitura della piantagione da erbacce.

A quel punto, i carabinieri sono intervenuti, bloccando subito il 40enne, mentre l’altro soggetto ha tentato di fuggire attraverso i terreni circostanti, ma è stato raggiunto da un militare che lo ha bloccato dopo una colluttazione. Le piante di marijuana sono state tutte estirpate e sottoposte a sequestro. Gli arrestati, indagati per coltivazione illegale di sostanze stupefacenti, con l’aggravante prevista per l’ingente quantitativo, sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.

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