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Cronaca San Severo

Scandalo in ospedale, assenze non giustificate e "forzature" del sistema informatico: ecco i motivi dell'arresto di Pennacchia

Arrestati otto dipendenti dell'ospedale di San Severo. Il PD fa sapere che il commissario straordinario della casa di riposo 'Masselli Mascia' è destinataria di un provvedimento di espulsione del 27 aprile scorso

Tra gli arrestati dell'ordinanza cautelare applicativa dei domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Foggia nei confronti di otto dipendenti dell'ospedale di San Severo ed eseguita questa mattina dai finanzieri del comando provinciale di Foggia, c'è anche Nada Pennacchia, commissario straordinario della casa di riposo 'Masselli Mascia'.

Si affretta a prendere le distanze dalla dipendente dell'ospedale con mansioni di commessa assunta nel 2012, il Partito Democratico: "è destinataria di una proposta di espulsione dal partito dal 27 aprile scorso" (scattata, pare, per aver dichiarato ufficiale sostegno a un candidato della lista 'Idea Democratica' in corsa alle elezioni comunali di San Severo). I dem precisano inoltre che Valerio Zifaro - anch'egli arrestato - non è mai stato iscritto al partito e che il primario Giuseppe Altieri non è icritto al Partito Democratico dal 2014.

Nelle carte dell'inchiesta si legge che le condotte assunte da Pennacchia "e dai suoi complici Romano e Sponcichetti" ("gli autori materiali delle forzature del sistema informatico, evidentemente su richiesta di Pennacchia") entrambi addetti al sistema informatico, sarebbero state perpretate defalcando il debito orario della dipendente pari a h 1569,59 con forzature del sistema informatico (cioè con l'inserimento di dati relativi a recuperi orari senza alcuna documentazione di supporto), da parte dei due addetti al servizio informatico dell'Asl, e mediante giustificazioni solo apparenti delle assenze, inserendo cioè negli archivi informatici dell'Asl delle causali per le assenze (congedi ordinari e malattie) che si sono rivelate fittizie, in mancanza di certificazioni mediche per tali malattie e di documentazione comprovante il congedo di Pennacchia.

Il tutto avrebbe consentito all'indagata di conseguire un ingiusto profitto pari a 13.768,5 euro con pari danno per la Asl. 

Nell'ordinanza si sottolinea come dalla documentazione acquisita presso gli uffici Asl Fg di San Severo (nei mesi di marzo, aprile e maggio 2018) presso gli uffici della GPI Spa e presso gli uffici della Asl Foggia di San Severo il 5 maggio e il 24 agosto dello stesso anno, non risultano presenti i certificati che giustificherebbero le assenze dal lavoro di Nada Francesca Pennacchia.

E ancora: "Gli elenchi informatici timbrature ed assenze acquisiti presso gli uffici GPI Spa, riportano l'inserimento di presenze a mezzo "forzature", non supportate da modelli sostitutivi di timbratura cartacei sottoscritti dal responsabile di macroarea e di assenze giustificate per congedo ordinario/congedo per festività abrogate, senza la relativa domanda ed autorizzazione cartacea firmata dal responsabile del servizio"

Nelle carte dell'inchiesta che ha portato all'arresto di otto persone e alla sospensione di un altro dipendente in ordine all’ipotesi di truffa a danno di un ente pubblico quantificata in oltre 80 mila euro, si legge: "Anche in questo caso, quindi, appare corretta la conclusione degli inquirenti secondo cui la fruizione delle predette assenze giustificate, oltre a non essere state né richieste Né autorizzata a mezzo di idonei modelli aziendali, non ha avuto altro scopo che ridurre in maniera artificiosa il debito orario della dipendente".

Le accuse continuano: "L'annotazione 'Congedo Ordinario/congedo per festività abrogate', del resto, è stata inserita nel sistema di rilevazione presenze a distanza di mesi o addirittura anni senza alcuna documentazione a sostegno e senza alcuna attualità temporale tra la fruizione delle assenze e l'inserimento delle stesse. In alcuni casi, da gennaio 2015 a maggio 2017, nei cartellini relativi al servizio prestato dalla dipendente Pennacchia sono risultati inserite forzature con dicitura 'smarrimento badge' e 'dimenticanza' e ferie senza alcun supporto documentale rinvenuto dalla GdF. Tali cartellini risultano firmati sia da Pennacchia che dal dirigente, nonostante la sua assenza dal servizio in alcuni giorni o la sua presenza in altri giorni presso sedi diverse da quella di San Severo"

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