rotate-mobile
Cronaca Orta Nova

Assalto da 93mila euro al bancomat, ma nella fuga va tutto storto: commando bloccato dopo un inseguimento da film

I carabinieri hanno arrestato quattro persone di Orta Nova (3 in carcere e 1 ai domiciliari) accusate dell'assalto al bancomat 'Credem' di San Paolo di Civitate. Contro di loro prove schiaccianti, comprese le tracce ematiche di un membro rimasto ferito nell'esplosione. Recuperato l'intero bottino: 93mila euro

Fanno saltare in aria il bancomat della ‘Credem’, ma nonostante il colpo sia riuscito - ben 93mila euro il bottino - per i quattro uomini del commando in azione va tutto storto: dal ‘collega’ rimasto ferito nell’esplosione della ‘marmotta’ all’arresto, avvenuto dopo un lungo e pericoloso inseguimento terminato ad Orta Nova.

A fermare il commando sono stati i carabinieri del Nucleo Investigativo di Foggia, con il prezioso supporto dei ‘Cacciatori Puglia’ e del 6° Nucleo Elicotteri di Bari.

In particolare, i militari hanno eseguito un’importante misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Foggia, nei confronti di 4 persone (tre in carcere e una ai domiciliari), tutte responsabili del furto aggravato commesso il 30 maggio 2020 in danno dell’istituto di credito ‘Credem’ di San Paolo Civitate e realizzato utilizzando un esplosivo.

Si tratta di Antonio Battaglini, di 33 anni, Antonio Cataldo di 41 e Riccardo Mennuti di 39, finiti i carcere. Insieme a loro, ma sottoposto al regime degli arresti domiciliari, anche il 20enne Francesco Festa. I quattro, tutti di Orta Nova e con precedenti specifici, rispondono dei reati di furto aggravato, detenzione e porto in luogo pubblico di un ordigno esplosivo.

Le immagini video del furto

È infatti proprio grazie alla ‘marmotta’ -  classificato come congegno esplosivo composto da zolfo, alluminio ed altre sostanze chimiche - che i 4 soggetti sono riusciti a portare via il bottino contenuto nelle cassette di sicurezza, ammontante a poco meno di 93mila euro.

Come noto, i quattro giunsero nei pressi dell’istituto di credito a bordo di una Bmw station wagon con targa contraffatta; dall’auto scesero tre persone incappucciate che, ‘armate’ di marmotta, fecero saltare in aria lo sportello automatico riuscendo a impossessarsi del denaro in esso contenuto.

Durante la deflagrazione - potentissima, tanto da risvegliare l’intero paese e provocare seri danni alla struttura – uno dei quattro rimase ferito. Difatti, sul posto sono state repertate numerose tracce ematiche.

Arraffato tutto il bottino, riposto in una borsa di tela con un vistoso cuore verde, sono poi risaliti nel veicolo che, qualche ora dopo, è stato ritrovato completamente bruciato e abbandonato nei campi.

Intanto, i militari che – nell’ambito di un altro procedimento intercettavano i soggetti – hanno registrato una serie di conversazioni durante le quali uno degli autori contattava la compagna di un complice, comunicandole la loro posizione per permettere alla donna di prelevarli perché avevano dovuto disfarsi del veicolo (probabilmente per cancellare tracce di sangue presenti).

Ed è a questo punto che i carabinieri hanno iniziato un lungo pedinamento culminato con un folle inseguimento tra le vie di Orta Nova, durante il quale gli   dai carabinieri della Stazione di Orta Nova, e poi speronato l’autovettura dei militari.

Nonostante ciò, i carabinieri  - anche grazie alla preziosa collaborazione del 6° Nucleo Elicotteri di Bari ed a personale dei Cacciatori di Puglia – sono riusciti ad arrestare tutti i soggetti e recuperare l’intero bottino, ancora custodito nella busta telata su cui era stampato il cuore.

Sul tessuto, la scientifica ha trovato – come ulteriore prova – frammenti di vetro e metallo compatibili con l’Atm assaltato.

Tutte prove schiaccianti quelle raccolte dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Foggia ed abilmente compendiate nella richiesta di misura cautelare avanzata dalla Procura della Repubblica di Foggia, che hanno trovato pieno accoglimento nel provvedimento emesso dal GIP del Tribunale. “L’operazione  - spiegano dal Comando di via Guglielmi - costituisce un pesante colpo inferto dal punto di vista repressivo al fenomeno criminale costituito dai furti con esplosivo commessi in danno degli istituti di credito con l’utilizzo della tecnica della marmotta, tematica sulla quale il Provinciale Carabinieri di Foggia è particolarmente sensibile anche e soprattutto in chiave preventiva. Infatti, sono numerosi i servizi straordinari di controllo del territorio, disposti a livello provinciale, nei quali vengono impiegate altrettante pattuglie dislocate in tutto il territorio che, sotto il costante coordinamento e monitoraggio delle Centrale Operative, svolgono precisi compiti di controllo e verifica di eventuali veicoli o movimenti sospetti notati nei pressi degli istituti bancari”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Assalto da 93mila euro al bancomat, ma nella fuga va tutto storto: commando bloccato dopo un inseguimento da film

FoggiaToday è in caricamento