rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Ultraottantenni colpiti nelle tasche, feriti nell’orgoglio e nei ricordi di una vita: truffatori napoletani in trasferta nel Foggiano, quattro arresti

Quattro uomini, tutti di Napoli, sono stati arrestati dai carabinieri in due diverse operazioni. Colpi a segno nei territori di competenza delle Compagnie di Manfredonia e Cerignola. Bottini fino a 25mila euro, anziani indotti a consegnare anche fedi e gioielli di famiglia. Il colonnello Lorenzon: "Gente senza scrupoli: colpisce i soggetti più vulnerabili"

Ultraottantenni colpiti nelle tasche, feriti nell’orgoglio e nei ricordi di una vita. Sono gli anziani vittime di truffatori senza scrupoli che, nei mesi tra ottobre 2020 e maggio 2021, hanno messo a segno numerosi raggiri in alcuni comuni del Foggiano.

Almeno cinque le truffe consumate, tutte in danno di anziani indotti a consegnare a perfetti sconosciuti denaro (anche alcune decine di migliaia) e gioielli, tra cui monili di famiglia. Quattro i bidonisti arrestati dai carabinieri nel Foggiano, tre su ordinanza di misura cautelare in carcere e uno in flagranza di reato. Sono tutti soggetti provenienti da Napoli, un gruppo composto da tre persone braccato nel territorio di Manfredonia, e un truffatore solitario, acciuffato subito dopo un colpo segno nel comune di Candela.

Gli arresti sono avvenuti in due distinti momenti, ma il modus operandi adottato dai malviventi è il medesimo: facendo leva sui sentimenti che legano le vittime ai propri parenti, come l’amore di una madre o di una nonna per i propri figli o nipoti, riescono a farsi consegnare il denaro in loro possesso. I canovacci delle trame ordite a sostegno del raggiro sono più o meno sempre gli stessi: il pacco da ritirare e saldare per conto del nipote, un inaspettato guaio giudiziario da riparare per conto di un figlio e simili, con poche variazioni sul tema.

Nel dettaglio, nell’ambito dell’operazione condotta dai carabinieri della Compagnia di Manfredonia, sono stati arrestati tre soggetti rispettivamente di 47 anni, 64 e 29, originari di Napoli e gravati da numerosi precedenti di polizia, anche per reati specifici. I tre truffatori hanno perpetrato varie truffe in diversi comuni della Provincia di Foggia: sfruttando subdolamente le ridotte capacità fisiche delle vittime, condizione dovuta all’età e al fatto che nella maggior parte dei casi esse vivono sole, nel periodo compreso tra ottobre 2020 e maggio 2021, sono riusciti a impossessarsi di diverse migliaia di euro e di numerosi monili in oro.

A Manfredonia, in particolare, sono state consumate due truffe in danno di anziane ultraottantenni. Nel primo caso, la vittima si è trovata a saldare un pacco destinato ad un nipote per la somma di 4.800 euro. La donna ha consegnato la somma, ma il sedicente postino - intuita la presenza di altro denaro disponibile in casa - le annunciava la consegna di un ulteriore pacco per il quale doveva consegnare tutto il denaro in quel momento disponibile. Cosicchè l’anziana, confusa, impaurita e colta alla sprovvista, ha consegnato in totale 25.800 euro.

Nel secondo caso, invece, la vittima si è presentata direttamente in caserma con il figlio, denunciando di essere stata contatta da un uomo al telefono il quale le riferiva che il figlio doveva sbrigare alcune pratiche urgenti presso l’ufficio postale e per questo non poteva spostarsi. Poco dopo un uomo si è presentato alla sua abitazione e con abilità, è riuscito a sottrarle 400 euro, un bracciale, 3 anelli ed una collana in oro, lasciandole in cambio due pacchi risultati poi contenere caffè.

Un altro colpo è stato messo a segno a Deliceto, dove a fronte di un pacco da ritirare, una anziana ha consegnato 280 euro e la collana e l’anello che indossava al momento. Stessa dinamica a Castelluccio Valmaggiore, dove i malfattori sono riusciti a farsi consegnare 2.100 euro, tre paia di orecchini, un anello in oro, due collane in oro, e due fedi nuziali sempre in oro, la propria e quella del defunto marito. Infine, a Castelluccio dei Sauri, una ultraottantenne ha consegnato ai truffatori la somma di € 500 euro e la fede nunziale in oro.

L’individuazione dei soggetti responsabili è stata possibile grazie alla capillare diffusione sul territorio dei reparti dell’Arma, che coordinate e indirizzate nelle attività di ricerca di riscontri investigativi, hanno acquisito, ognuno per la parte di competenza, elementi utili ad attribuire agli odierni indagati responsabilità in ordine ai reati contestati. In particolare, grazie ai filmati delle telecamere, sono state individuate le autovetture utilizzate dai truffatori (due utilitarie, una Fiat 500 L e una Fiat Punto) risultate noleggiate a Napoli. I militari, quindi, si sono presentati all’atto della consegna dell’auto, cogliendo i malfattori con gli stessi abiti usati per l’ultimo colpo e uno zaino contenente lo scotch utilizzato per imballare i pacchi di caffè consegnati alle vittime. Sequestrati anche i telefoni cellulari, la cui analisi dei tabulati ha permesso di certificare in maniera inconfutabile la presenza dei soggetti negli orari e nelle località teatro degli eventi criminosi.

E’ stato, invece, arrestato in flagranza un 30enne napoletano individuato subito dopo una truffa consumata. I carabinieri in servizio di pattuglia avevano notato un  giovane uscire dall’abitazione di una anziana, e avevano provveduto a fermarlo per un controllo. La donna era caduta nel tranello, ma subito dopo si è ravveduta e si è precipitata in strada, in lacrime, chiedendo l'intervento dei militari. Il giovane è stato quindi trattenuto e perquisito: l’intero maltolto è stato recuperato e restituito alla anziana. Il 30enne, invece, è stato arrestato; è ora sottoposto agli arresti domiciliari nella sua città d’origine.

“Quello delle truffe agli anziani è un reato infido, sono raggiri attuati approfittandosi del candore dei più deboli e dei più sprovveduti quali gli anziani che si fidano, con infantile ingenuità”, spiegano i carabinieri. “I malviventi spesso selezionano la propria ‘preda’, scegliendo l’anziano più fragile e vulnerabile a fronte di decine di telefonate: la cercano, la trovano e ne abusano”, puntualizza il Comandante provinciale dell'Arma di Foggia, colonnello Nicola Lorenzon.

Per questo, i militari stanno effettuando una massiccia campagna di comunicazione - nelle parrocchie e nei luoghi di ritrovo dei nonni di paese - nei paesi più periferici della provincia: “E’ importante - spiegano - che i familiari siano vicini agli anziani, per intercettare segnali di disagio e intervenire tempestivamente in caso di raggiro. Ancora, si raccomanda di non avere ingenti somme di denaro in casa e di ascoltare i consigli dei carabinieri sul tema: in caso di sospetto, contattare subito il 112”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ultraottantenni colpiti nelle tasche, feriti nell’orgoglio e nei ricordi di una vita: truffatori napoletani in trasferta nel Foggiano, quattro arresti

FoggiaToday è in caricamento