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Cronaca

Sgominata la banda “foggiana” del Parmigiano: furti con droni e prostitute a fare da palo

Tre foggiani e un cerignolano nella banda che ha rubato 2039 forme di Parmigiano Reggiano, crostacei, pesce surgelato e 139mila euro in champagne

Ci sono tre soggetti di Foggia e uno di Cerignola tra i componenti della banda del Parmigiano Reggiano sgominata dalla Squadra Mobile della Questura di Modena insieme ai colleghi di Foggia e Cremona, le due province da cui provenivano i “pendolari” del crimine. La Polizia ha infatti ascritto a undici persone una serie di furti e tentati furti avvenuti tra Modena, Reggio Emilia, Parma, Alessandria, L'Aquila e Mantova, ricollegati grazie ad una complessa indagine durata quasi un anno. Si legge su ModenaToday.it che “gli investigatori si sono infatti trovati di fronte a criminali espertissimi, particolarmente astuti e dotati di ottimi mezzi tecnologici. Quattro di loro sono residenti nel foggiano, cinque nel cremonese e due nel modenese: tra loro si contano anche due basisti che effettuavano quotidianamente sopralluoghi meticolosi”.

Due foggiani destinatari di ordinanza cautelare non erano in casa, proprio perché di ritorno da un furto compiuto nella notte insieme ad una terza persona su cui sono in corso accertamenti. Tra gli arrestati ci sono Sciarappa Mario classe 1963, Loberto Savino classe 1966, Palamuso Stefano classe 1975, Di Meo Antonio classe 1966, Sciarappa Gaetano classe 1983, Pasquale Rinaldi classe 1989, Aliko Armando classe 1975, Benito Petracca classe 1990 e Vincenti Antonio classe 1982.

LA BANDA IN AZIONE, IL VIDEO DI MODENATODAY

Durante i colpi hanno sempre avuto a disposizione mezzi di trasporto pesanti e auto, attrezzi atti allo scasso, ricetrasmittenti, apparati elettronici per disattivare sistemi di allarme, schede telefoniche dedicate ad intestazione fittizia, nonché svariate armi da fuoco. Anche droni e prostitute pagate e “dispiegate” nella strade intorno agli obbiettivi per fungere da palo durante i colpi, che avvenivano sempre nel cuore della notte.

I furti – avvenuti tra il novembre 2013 e gennaio 2015 - hanno consentito all’organizzazione di appropriarsi di diverti tipi di generi alimentari per un valore complessivo pari a € 785.000,00, ovvero 2039 forme di Parmigiano Reggiano, 15.000 chilogrammi di crostacei e pesce surgelato, oltre a 135.000 euro di Champagne.

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