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Cronaca Manfredonia

Spacciatori come Pollicino: interravano l’eroina e lasciavano un segno per i clienti

E' l'ingegnoso meccanismo scoperto dai Finanzieri, impegnati nell'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per i reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti

Interravano l’eroina lungo strade interpoderali in agro di Manfredonia, lasciando nei pressi del ‘tesoro’ da scovare tutte le indicazioni necessarie ad individuare il luogo esatto per lo scavo.

E’ questo l’ingegnoso meccanismo scoperto dai finanzieri del comando provinciale di Foggia nell’ambito dell’operazione 'Pollicino', che li vede impegnati nell’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di tre persone - Giancarlo Lombardi 38 anni, Alessandro La Forgia di 48 e Salvatore Valente di 52, tutti originari di Manfredonia, con diversi precedenti specifici - ritenute responsabili dei reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

In particolare, le articolate indagini condotte dai militari della compagnia della Guardia di Finanza di Manfredonia, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno permesso di individuare una rete criminale dedita allo spaccio di eroina. La prima fase dell’attività operativa ha portato all’arresto, in flagranza di reato, di quattro spacciatori nonché al sequestro di oltre 300 grammi di eroina e numerose confezioni di metadone per un valore stimato di circa 50mila euro.

Ancora, sono stati sequestrati 600 euro, denaro ritenuto provento di spaccio, una pistola e tre mezzi, ovvero due auto e uno scooter. Le investigazioni sono state rese particolarmente difficoltose dall’uso di un linguaggio criptato adottato dagli indagati che hanno assunto particolari cautele per evitare che la sostanza stupefacente fosse intercettata dai militari operanti. Nel dettaglio, l’eroina veniva interrata lungo strade poderali che costeggiano il comune sipontino lasciando nelle vicinanze delle indicazioni che poi servivano ai vari spacciatori o clienti per il recupero della stessa.

Da questa particolarità deriva il nome dell’operazione, ‘Pollicino’, appunto. L’operazione di servizio testimonia ancora una volta la costante attenzione che le Fiamme Gialle pongono per il contrasto dell’attività di spaccio delle sostanze stupefacenti al fine di arginare il fenomeno ed incidere costantemente sui canali di distribuzione verso un mercato che registra, purtroppo, un costante aumento di giovani consumatori.

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