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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Lucera / Via Famiglia Quaranta

Sangue e rapine a Lucera: calci, pugni e coltellate in strada per una manciata di spiccioli, tre arresti

Lo scorso ottobre hanno accoltellato un giovane ghanese e poi aggredito un 46enne del posto. Si tratta di tre giovani del posto - i 20enni Antonio e Luigi Bevilacqua e il 26enne Michele Giordano - accusati dei reati di lesioni aggravate e tentativo di rapina in concorso

Giovani violenti a Lucera: calci, pugni e coltellate in strada per raggranellare pochi spiccioli. 

È quanto scoperto dai carabinieri della compagnia federiciana che, questa mattina, eseguito un’ordinanza di misura cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Foggia, che dispone la custodia in carcere a carico di Antonio e Luigi Bevilacqua (cugini, entrambi 20enni) e Michele Giordano di 26 anni.

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I tre, al momento disoccupati e gravati da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, sono accusati dei reati di lesioni aggravate e tentativo di rapina in concorso. Il provvedimento giunge all’esito di un’attività investigativa condotta dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e coordinata dalla Procura di Foggia. Due i casi al momento contestati al trio (ma sono in corso ulteriori indagini finalizzate a scovare altre vittime), entrambi messi a segno nel mese di ottobre.

Tutto è partito da un gravissimo fatto di sangue verificatosi nella serata del 18 ottobre scorso, nella centralissima e affollata via Quaranta: Antonio Bevilacqua ha improvvisamente aggredito un cittadino ghanese, che passeggiava insieme ad un suo connazionale, tentando senza successo di sottrargli lo smartphone ed il portafoglio che aveva con sé. Non contento, Bevilacqua si è allontanato per chiedere l’aiuto dei suoi compagni - Luigi Bevilacqua e Michele Giordano, appunto - che si trovavano all’interno di un bar nella vicina via Amicarelli.

Il trio è così tornato sul posto, accerchiando il giovane ghanese e minacciandolo: nella concitazione del momento, Antonio Bevilacqua ha estratto un coltello a serramanico con cui ha colpito il giovane africano, ferendolo all’addome e ad un braccio. L'arma non è stata recuperata. I tre aggressori si sono poi dileguati e, a sconvolgere maggiormente gli operatori, è stato il totale disinteresse di chi ha assistito impassibile agli eventi: nessuno, infatti, si è preoccupato di segnalare il fatto alle forze di Polizia.

L’intervento dei carabinieri vi è stato solo in un secondo momento, su segnalazione del personale del 118 che - allertato da un passante che aveva notato il giovane ghanese quasi esanime a circa 200 metri dal luogo degli eventi, in Piazza del Popolo - aveva  prelevato la vittima per trasportarla d’urgenza agli Ospedali Riuniti di Foggia, dove gli sono state riscontrate lesioni varie giudicate guaribili in 25 giorni. Gli uomini dell’Arma hanno dovuto così ricostruire la dinamica dei fatti senza alcuna informazione: solo seguendo le tracce ematiche perse dal giovane è stato possibile giungere al luogo del delitto.

Fondamentale per il buon esito delle indagini la buona illuminazione della zona e la presenza di sistemi di videosorveglianza pubblica che hanno permesso ai carabinieri di ricostruire l’accaduto e di riconoscere i responsabili. Antonio e Luigi Bevilacqua e Michele Giordano, inoltre, sono accusati anche di un altro caso di violenza: la serata del 30 ottobre, in Piazza Tribunali, hanno avvicinato un 46enne del posto con la scusa di chiedergli dei soldi per l’acquisto di una birra e, al suo diniego, lo hanno aggredito selvaggiamente, colpendolo con calci e pugni al capo e all’addome per poi fuggire, abbandonandolo a terra privo di sensi. Anche in quella circostanza nessuno ha avvertito le forze dell’ordine. Gli arrestati, dopo le formalità di rito espletate presso la caserma di via San Domenico, sono stati condotti nel carcere di Foggia, dove resteranno a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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