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Cronaca

Scacco matto alla Cupola di Foggia: pioggia di arresti nei confronti di esponenti di rilievo della Società

Numerosi arresti per associazione di stampo mafioso ex art. 416 bis, tentato omicidio, estorsioni, armi nei riguardi di esponenti di rilievo della Mafia Foggiana

10.30 I dettagli della operazione Decimazione

Scacco matto alla Cupola della Società Foggiana. Dalle prime ore della notte in città, circa 200 uomini dell'Arma dei carabinieri e della polizia di Stato, elicotteri e reparti speciali, al termine di una complessa indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, hanno eseguito trenta misure cautelari nei riguardi di esponenti di rilievo della Mafia foggiana, appartenenti alle batterie Moretti-Pellegrino-Lanza e Sinesi-Francavilla, alcuni dei quali gestivano la cassa comune, mentre altri effettuavano estorsioni a tappeto su tutta Foggia.

Gli arresti sono scattati per associazione di stampo mafioso ex art. 416 bis, tentato omicidio, estorsioni ed armi. Si tratta della più vasta operazione antimafia degli ultimi anni nell’area del capoluogo dauno, ancor più importante dell'operazione ''Corona' che nel luglio 2013 portò all'arresto di 24 persone, accusate a vario titolo di omicidi, rapine ed estorsioni. 

I particolari dell’operazione verranno resi noti nel corso della conferenza stampa che si terrà a Bari nell’aula del Consiglio Giudiziario della Corte d’Appello in piazza E. De Nicola, alla presenza del Procuratore Nazionale Antimafia.

Si è registrato anche il tentativo di condizionamento della società calcistica del Foggia, all’epoca militante nel campionato di Lega Pro. Infatti In alcune intercettazioni telefoniche è emerso che, i membri della Società Foggiana hanno imposto alla società sportiva Foggia Calcio la stipulazione di contratti di ingaggio nei confronti di soggetti vicini all’associazione mafiosa, pur non disponendo di qualità sportive significative. E’ emerso come l’attività di infiltrazione si realizzava anche imponendo l’assunzione delle persone indicate dagli appartenenti alla Società Foggiana, come nel caso dell’azienda Tamma.E tra gli indagati, è emerso anche, ci sarebbe il nome di Rodolfo Bruno, il pluripregiudicato foggiano ucciso lo scorso 15 novembre all'interno di un bar alla periferia di Foggia.
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