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Maxi-furti in danno di aziende del nord: smantellata la banda attiva tra Foggia e Macerata, 4 arresti

Due colpi tra ottobre e novembre, rubato un grande quantitativo di rame e prodotti parafarmaceutici. La squadra Mobile ha identificato i presunti responsabili. Il basista utilizzava l'auto della moglie per spostarsi durante le attività delittuose

Smantellata la banda specializzata in grossi furti - rame e materiale parafarmaceutico - in danno di aziende del nord. Questa mattina, gli agenti delle squadre mobili di Ancona, Foggia e Macerata hanno eseguito 4 perquisizioni domiciliari e personali, delegate dalla Procura di Ancona, a carico di altrettanti 4 soggetti (tre foggiani e un maceratese) indagati per due grossi furti avvenuti ad ottobre e novembre scorsi.

In particolare, il primo riguardava un carico di dieci tonnellate di rame del valore di 80mila euro, il secondo ai danni del magazzino della Farmaregno Srl di Monte Roberto, dove avevano sottratto materiale parafarmaceutico per un valore di oltre 167mila euro. 

Come riporta AncoraToday, questa mattina i poliziotti della squadra Mobile di Ancona, insieme agli agenti in forza alla questura di Foggia e Macerata, hanno perquisito le abitazioni di quattro indagati su cui pesavano dei sospetti. Sotto sequestro anche il camion usato per i colpi nelle ditte di Osimo e Monte Roberto tra ottobre e novembre. Dapprima sono state indagate quattro persone poi, con la confessione di uno di loro, gli agenti sono riusciti ad identificare anche il quinto elemento (anch'egli foggiano). Tre controlli sono stati effettuati in provincia di Foggia, uno in casa del presunto basista di 66 anni residente a Potenza Picena. Quest'ultimo avrebbe utilizzato l'auto di sua moglie pensando così di non essere beccato dalla polizia. Sequestrati documenti, i cosiddetti "citofoni" (cellulari di vecchia generazione, privi di connessione internet, utilizzati solo ed esclusivamente per comunicare tra di loro prima del colpo), e il camion che secondo le indagini è stato utilizzato per entrambi i furti dello scorso autunno.  

Il primo furto, avvenuto nella notte tra il 18 e il 19 ottobre 2020, aveva riguardato un grosso quantitativo di rame, in particolare dieci tonnellate di componenti metallici ridotti in profilati tubolari e prodotti semilavorati per un valore di oltre 80.000 euro. Il gruppo, secondo gli investigatori, aveva fatto irruzione in piena notte nella ditta di Osimo dopo aver forzato la porta riservata ai dipendenti e la saracinesca usata per il carico e scarico delle merci. Dopo aver sabotato i sensori di allarme, i ladri avevano forzato il lucchetto di un cancello per entrare nel piazzale dell’azienda con il camion. La targa del mezzo era stata oscurata per non essere ripresa dalle telecamere di video sorveglianza. Il secondo furto, avvenuto tra il 2 il 3 novembre scorso, è stato commesso in un magazzino di materiale parafarmaceutico di Monte Roberto. Stesso modus operandi: i ladri avevano forzato gli accessi allo stabilimento industriale e sabotato il sistema di allarme, rubando prodotti medicinali e provocando danni patrimoniali per 167.000 euro.

Con lo scoppiare della pandemia, però, la banda si sarebbe fermata con le attivirà delittuose. Gli agenti, in possesso di tutto il materiale che li incastrava, ha deciso di procedere con le perquisizioni. I membri della banda, tutte persone già note alle forze dell'ordine, sono stati denunciati per furto pluriaggravato

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