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Cronaca Viale Fortore

Foggia, carabinieri sventano furti al Consorzio Agrario e in via Manfredonia

Arrestati un cittadino albanese e un 27enne di Foggia. Tre persone sono state invece fermate e arrestate per ricettazione

Sono sempre più numerosi i casi di furti di materiale ferroso, siano essi tentati o consumati, in città. Nell’ambito dell’ultimo controllo a largo raggio effettuato sul territorio di Capitanata da parte degli uomini dell’Arma, sono stati arrestati cinque soggetti per tre diversi episodi sventati sul nascere.

E’ stato l’intervento di una pattuglia del radiomobile a bloccare ed arrestare Erius Lecini, cittadino albanese di 21 anni che, unitamente a un complice, si era introdotto negli uffici del deposito carburanti del Consorzio Agrario di viale Fortore, a Foggia, per asportare materiale per ufficio, tra cui un fax, un frigorifero e un televisore. Insieme al 21enne vi era anche un altro complice che però è riuscito a fuggire.

Soggetti diversi, stesso modus operandi nel tentativo di furto messo a segno in una azienda agricola dismessa in via Manfredonia. Nel mirino dei predoni di ferro materiale ferroso costituito dalle cisterne dell’azienda, che erano state già caricate su di un camion che non è passato inosservato ad una pattuglia dei carabinieri in transito. Per il fatto è stato arrestato il 27enne Pietro Del Carmine, mentre altri tre complici sono riusciti a fuggire.

Alla vista dei militari, il giovane ha tentato una disperata fuga a piedi, scavalcando le recinzioni di altre aziende circostanti e fuggendo per le vicine campagne, ma è stato raggiunto e bloccato dopo poco dai militari che hanno arrestato per furto aggravato.

Sono stati, invece, sottoposti a fermo di indiziato di delitto, all’esito di una mirata attività di indagine, M.V., 24 anni, C.E., di 49 e C.M. di 39 per ricettazione in concorso.

Gli stessi sono stati sorpresi mentre trasportavano, a bordo di un Fiat Ducato, vari pezzi di ricambio per autovettura, risultati appartenere ad una BMW 120 D, provento di furto perpetrato il 19 giugno scorso a Pescara. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro, mentre i fermati sono stati associati presso la casa circondariale di Foggia.

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