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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Cerignola

Malavita sfrontata, nel Foggiano anche ai gestori dei circhi veniva imposto il pizzo: arrestate cinque persone

Pizzo ai gestori di imprese circensi a San Severo, San Paolo di Civitate, Cerignola e San Ferdinando di Puglia. Accusati di estorsione aggravata o tentata estorsione

'Pizzo' ai gestori delle imprese circensi che fanno tappa in Capitanata. E' quanto scoperto dai carabinieri, tra le pieghe dell'operazione 'Chorus 2', evidenziando la sussistenza di una sistematica attività estorsiva accompagnata da gravi minacce e intimidazioni.

Tre gli episodi contestati (due per estorsione, l'altro per tentata estorsione), cinque le persone arrestate. Nel dettaglio, a Cerignola, San Ferdinando, San Severo e San Paolo di Civitate, i carabinieri hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Giovanni Caputo, pregiudicato cerignolano cl. '58 (in carcere), mentre agli arresti domicilari sono finiti Leonardo Caputo cl. '80, anch'egli di Cerignola, Vincenzo Di Sabato, 38enne di San Severo, Concetta Leggieri, pregiudicata 70enne di San Paolo di Civitate e  Cosimo Lo Russo, pregiudicato 48enne di San Ferdinando di Pualia.

Per tutti indagati, l'accusa è di estorsione aggravata, ad eccezione di Lo Russo, che risponde di tentata estorsione. L'indagine aveva preso le mosse da un tentato omicidio, avvenuto a Cerignola il 19 dicembre scorso, mediante l'esplosione di colpi di arma da fuoco, nei confronti di Caputo Giovanni e della moglie; tentativo fallito perché i colpi esplosi non avevano raggiunto i bersagli.

La Procura de i Carabinieri avevano allora iniziato una serie di attività investigative, che avevano poi permesso di portare alla luce un'estorsione che i Caputo stavano perpetrando ai danni dei proprietari del circo "Marina Orfei", che si era stanziato a Cerignola dal 1° al 10 febbraio. I Caputo, infatti, avevano obbligato, dietro minaccia, i proprietari del complesso circense a consegnare loro 100 biglietti di ingresso, dal valore complessivo di 1500 euro, nonché imponendo un servizio di vigilanza notturna ai loro mezzi.

Il prosieguo dell'attività investigativa aveva poi permesso di scoprire anche altri due episodi analoghi, ma con "attori" diversi. Nel primo caso, è stata accertata un'estorsione in danno del circo "Madagascar", nel periodo in cui lo stesso ha effettuato spettacoli nel comune di San Severo. In questo caso, gli estorsori avevano esploso alcuni colpi di arma da fuoco contro l'autocarro adibito a cassa, lasciando un biglietto contenente una richiesta estorsiva con la minaccia che, se i proprietari non avessero soddisfatto la richiesta, dagli avvertimenti si sarebbe passati ad attentati ai danni degli animali del circo. Per questo episodio, è emerso il coinvolgimento di Leggieri e Di Sabato, la prima quale intermediaria tra autori della minaccia e la vittima; il secondo quale materiale percettore di 100 biglietti, del valore di 1200 euro, ottenuti mediante ulteriori minacce. Nell'ultimo caso, invece, si è accertato un tentativo di estorsione ai danni del proprietario del circo "Nicolay Montecarlo". Più precisamente, nel marzo 2019, mentre il circo si trovava a San Ferdinando di Puglia, Cosimo Lo Russo chiedeva alla vittima di versargli 600 euro, assicurando loro, in cambio, la "protezione" per tutto il periodo di permanenza in quel comune. L'estorsione, però, non si è consumata a causa del rifiuto opposto dalla vittima.

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