Scandalo concorsi truccati, tra i professori universitari coinvolti nell'indagine della Procura di Firenze, c'è anche un docente dell'Università di Foggia. E' quanto emerge dalle carte dell'inchiesta partita in Toscana, secondo le quali sette professori universitari si sarebbero spartiti cattedre universitarie "truccando" i relativi concorsi.

Con l'accusa di corruzione, quindi, sono stati arrestati e messi ai domiciliari sette professori universitari di importanti atenei italiani e sono scattate 22 misure interdittive allo svolgimento delle funzioni di professore universitario o altro incarico assegnato in ambito accademico per la durata di 12 mesi. L'operazione è stata messa a segno dagli uomini della Guardia di Finanza di Firenze, partita dalla denuncia di un ricercatore universitario, candidato al concorso per l'Abilitazione Scientifica Nazionale all'insegnamento di Diritto Tributario, che sarebbe stato "spinto" a ritirare la propria domanda per favorire un suo collega dal curriculum meno rilevante. 

Da questo esposto sono scattate le indagini delle fiamme gialle, che avrebbero messo in luce accordi corruttivi sistematici tra professori di Diritto Tributario finalizzati a rilasciare le citate abilitazioni secondo logiche di spartizione territoriale e reciproci scambi di favori, con valutazioni basate non su criteri meritocratici (curricula aspiranti docenti, esperienza, servizio, preparazione, pubblicazioni scientifiche) ma orientate a soddisfare interessi personali, professionali o associativi. Da chiarire il ruolo, tra i sette coinvolti, del docente universitario ordinario di UniFg e tributarista presso un noto studio tributarista fiorentino. Ai domiciliari, Fabrizio Amatucci (Federico II di Napoli), Giuseppe Maria Cipolla (Università di Cassino), Adriano di Pietro (Università di Bologna), Alessandro Giovannini (Università di Siena), Valerio Ficari (Università Roma 2), Giuseppe Zizzo (Università Carlo Cattaneo di Castellanza, Varese) e Guglielmo Fransoni (Università di Foggia).