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Cronaca

Omicidio Tizzano: arrestati i presunti colpevoli. La droga forse è il movente

Si tratta del 25enne Ciro Spinelli e di Ivan Narciso di 21 anni. La vittima presumibilmente non avrebbe pagato un debito di 300 euro per cocaina

Un debito di 300 euro per droga, in particolare cocaina non pagata. Potrebbe essere questo il movente dellomicidio di Gianluca Tizzano, il 37enne ucciso a Foggia il 22 marzo scorso, in via Alfonso Nigri, nei pressi della chiesa del Carmine Vecchio.

Un omicidio per il quale sono finiti in manette questa mattina Ciro Spinelli, 25 anni, e Ivan Narciso, 21 anni, accusati a vario titolo dell’omicidio del 37enne. A firmare le ordinanze di custodia cautelare il gip del Tribunale di Foggia Salvatore Casiello su richiesta del sostituto procuratore Alessandra Fini, al termine delle indagini condotte e portate a termine dagli agenti della squadra mobile di Foggia, guidati da Alfredo Fabbrocini.

Secondo gli inquirenti, la mattina del 22 marzo (giorno a Foggia della festa della Madonna dei 7 Veli), intorno alle 9, i tre avrebbero avuto una prima accesa discussione per cocaina non pagata, degenerata due ore dopo con l’agguato in via Nigri, mentre la vittima stava parcheggiando la sua auto, una Mazda 6, per entrare in un locale di sua proprietà.

Narciso avrebbe raggiunto Tizzano in compagnia di Spinelli. 4 i colpi sparati con una pistola calibro 9. Solo due avrebbero raggiunto la vittima, uno al fianco e l’altro al collo. Mentre un terzo avrebbe ferito lievemente Spinelli, che ricorse alle cure sanitarie degli Ospedali Riuniti. Interrogato, la sua versione non convinse gli inquirenti che lo arrestarono per favoreggiamento e successivamente lo scarcerarono.

Nel giorno della festa della Madonna dei Sette Veli anche il sindaco Gianni Mongelli lanciò un appello alla città.
 

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