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Cronaca Cerignola

Detenzione di droga ai fini di spaccio, aggressioni a mogli e carabinieri: 9 arresti

A Cerignola due donne sono state minacciate e aggredite, con un coltello e con un’ascia. Entrambi i responsabili sono finiti agli arresti domiciliari. Un 31enne, invece, si è scagliato contro i carabinieri

I carabinieri di Cerignola hanno arrestato nove persone, accusate a vario titolo di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale e maltrattamenti in famiglia. Presso la casa circondariale di Foggia sono stati associati P.E. di anni 44, M.N. di 54, P.G. di anni 21 e M.M., donna 38enne, tutti per detenzione in concorso ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I primi due sono stati arrestatati dopo il sopralluogo dei carabinieri compiuto presso l’esercizio commerciale del 44enne, dove nella disponibilità di entrambi sono stati trovati 85 grammi di hashish e 100 euro quale presunto provento dell’attività di spaccio. Il 21enne è finito in manette dopo esser stato fermato per strada e trovato con 9 grammi di cocaina.

La donna di 38 anni poiché, a seguito di servizio di osservazione e controllo con conseguente perquisizione domiciliare, i militari hanno rinvenuto, abilmente occultati nel garage della sua abitazione, 5 grammi di cocaina, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento della droga. L’arrestata è stata sottoposta al regime degli arresti domiciliari come disposto dall’A.G. di Foggia.

Le manette sono scattate anche per S.V., il 31enne che si è scagliato con spintoni e minacce verbali contro i carabinieri, intervenuti dopo una telefonata fatta al 112 in cui era stata segnalata una persona in evidente stato d’agitazione psico-fisica. Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato associato presso la casa circondariale di Foggia come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

Per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, agli arresti domiciliari, ma in un appartamento diverso da quello in cui conviveva con la vittima, è finito un romeno di anni 44. L’uomo, presso la propria abitazione, al culmine dell’ennesima lite familiare, per futili motivi, aggrediva con pugni e con un’ascia la propria moglie, procurandole varie lesioni, successivamente giudicate guaribili con una prognosi sette giorni. I carabinieri, allertati dalla vittima che riusciva a chiedere aiuto al 112, sono intervenuti e hanno bloccato il marito, conducendolo in caserma dove, all’esito di una serrata attività d’indagine, emergeva l’abitualità della condotta violenta dell’uomo.

Per lo stesso reato agli arresti domiciliari (anche in questo caso presso un appartamento diverso da quello in cui viveva con la vittima) è finito S.R. di anni 42. Il soggetto, per futili motivi, aggrediva con un coltello la moglie, procurandole lesioni giudicate guaribili con prognosi di dieci giorni. Intervenuti per via di una disperata richiesta d’aiuto giunta in caserma, i militari hanno bloccato l’uomo ancora in evidente stato di alterazione, traducendolo in caserma.

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