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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Cerignola

Ricettazione, evasione dai domiciliari e furto aggravato: sei arresti in provincia

Controlli a tappeto da parte dei Carabinieri della compagnia di Cerignola: sei gli arresti, cinque dei quali pregiudicati

E’ di sei arresti il bilancio delle attività di controllo del territorio da parte dei Carabinieri della Compagnia di Cerignola durante gli ultimi giorni. I militari, nel corso di numerosi posti di controllo e numerose perquisizioni personali, veicolari e domiciliari, effettuati, dalla mattinata di venerdì, anche con l’ausilio di un elicottero del Nucleo Elicotteristi di Bari-Palese, hanno sorpreso i sei arrestati, cinque dei quali pregiudicati, mentre commettevano reati che vanno dalla ricettazione, alla resistenza a pubblico ufficiale, dalla violazione delle prescrizioni della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza al furto aggravato.

Il primo a finire in manette, a San Ferdinando di Puglia, è stato Vito Dibisceglia, pregiudicato del posto di 55 anni. I fatti risalgono al novembre scorso, quando i militari, avvertiti di un furto d’auto perpetrato poco prima a Barletta, da subito si erano attivati con vari posti di controllo per le vie cittadine, per poi proseguire con varie perquisizioni locali. E proprio durante una perquisizione, all’interno di un garage, risultato essere in uso proprio a Dibisceglia, avevano trovato l’autovettura poco prima asportata, una Lancia Lybra di proprietà di una donna di Barletta, alla quale era poi stata restituita. Il G.I.P. del Tribunale di Foggia, concordando con le risultanze investigative degli uomini della locale Stazione Carabinieri, a seguito di una richiesta di misura cautelare avanzata dal P.M., Dott. Di Liso, ha quindi emesso un’ordinanza di custodia cautelare presso il proprio domicilio, prontamente eseguita dai militari. Dibisceglia, infatti, una volta rintracciato, è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Dovrà rispondere del reato di ricettazione.

A Cerignola, invece, gli uomini dell'Aliquota Radiomobile del NORM hanno tratto in arresto Lucian Dragusin, cl. '69, pregiudicato di origini rumene, in esecuzione di un’ordinanza di revoca dei domiciliari e ripristino della custodia cautelare in carcere. L’uomo, agli arresti domiciliari per rapina ed estorsione, aveva violato in più circostanze le prescrizioni impostegli. Per tale ragione il Giudice competente, su segnalazione degli stessi militari della Radiomobile, lo ha rispedito in carcere.

Stesso destino per Ivan Ventura, 36enne pregiudicato originario di Troia. L’uomo, sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di Troia, è stato sorpreso dai militari per le strade di Cerignola sprovvisto di documenti, in palese violazioni della prescrizione che gli impediva di allontanarsi dal comune di Troia. Per tale ragione, su disposizione del P.M. di turno, Ventura è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

Ancora a Cerignola gli uomini dell’Aliquota Radiomobile hanno arrestato Antonio Lo Conte, pregiudicato classe 1977 originario di San Ferdinando di Puglia. I militari, durante una perlustrazione del quartiere popolare “San Samuele”, noto per essere un fortino dello spaccio, avevano intimato l’alt al conducente di un’auto che, invece di fermarsi, si era dato alla fuga. Dopo circa un chilometro i militari sono riusciti a bloccare l'auto e a controllarne l'uomo alla guida, identificato poi proprio nel Lo Conte, e, a seguito di perquisizione personale, gli hanno trovato addosso 2 grammi circa di marijuana. Lo stesso, quindi, è stato dichiarato in stato d’arresto per il reato di resistenza a pubblico ufficiale e, su disposizione del P.M. di turno, è stato sottoposto ai domiciliari. Verrà anche segnalato alla Prefettura di Foggia quale assuntore di sostanze stupefacenti.

Sono finiti ai domiciliari Leonardo Daniele Perchinunno, di 21 anni, ed Elisabetta Pappagallo, di 51, entrambi con l’accusa di furto di energia elettrica. I militari, unitamente a personale tecnico dell’ENEL, hanno constatato che gli stessi, all’interno delle rispettive abitazioni, rispettivamente un appartamento e una villa, avevano predisposto degli artificiosi congegni per appropriarsi indebitamente dell'energia elettrica dalla rete pubblica. Il danno stimato si aggira intorno a svariate migliaia di euro.

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