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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Cerignola

Assaltarono e rapinarono carico di sigarette sulla 16 bis: auto rubata incastra cerignolani

Si tratta di Michele Sipario e Giuseppe Cortese, per la polizia due membri del commando che nel novembre del 2012 assaltò un portavalori carico di tabacchi per un "bottino" di circa 300mila euro

Un commando formato da almeno sei persone dotate di rara professionalità criminale e armi potenti quello che nel novembre dello scorso anno assaltò, a scopo di rapina, un furgone portavalori trasportante tabacchi lavorati esteri, scortato da autovettura dell’Istituto di Vigilanza “Metronotte” di Bisceglie.

Un commando ben organizzato che ha commesso un solo errore, una sola leggerezza: quella di utilizzare – per reperire i mezzi da utilizzare per il ‘colpo’ – una vettura che non sarebbe passata certo inosservata, né a possibili testimoni o avventori, né agli occhi elettronici delle telecamere di videosorveglianza sparse per le strade di Cerignola.

E’ stato proprio da alcuni di questi fotogrammi che è stato possibile per gli agenti della squadra mobile di Foggia e del commissariato di Cerignola risalire a due degli almeno 6 membri del commando armato; fotogrammi e primo input investigativo che immortalavano una Mini Cooper rossa, con tettuccio a scacchi bianchi e neri i cui occupanti erano intenti ad individuare e trafugare una delle auto utilizzate per la rapina messa a segno sulla statale 16 bis, nei pressi di Cerignola.

Per il fatto, lo scorso sabato, sono stati eseguiti due provvedimenti restrittivi in carcere nei confronti di Giuseppe Cortese e Michele Sipario, entrambi cerignolani, rispettivamente di 29 e 30 anni. Dovranno rispondere dei reati di rapina aggravata in concorso, detenzione di armi, ricettazione e furto.

I provvedimenti sono stati emessi a conclusione di una complessa attività d’indagine espletata dall’apposita task force scesa in campo nel Cerignolano, per prevenire e reprimere il fenomeno degli assalti a portavalori che proprio lungo la direttrice Trani-Andria-Cerignola-San Severo ha raggiunto, negli ultimi anni, picchi emergenziali. L’indagine si inserisce nel solco della più ampia operazione Border Less conclusa nel settembre dello scorso anno.

Il fatto, lo ricordiamo, vide protagonista un organizzato gruppo criminale che, a bordo di due autovetture e brandendo armi di estrema potenza come fucili con canne mozzate, speronava il mezzo di scorta con a bordo due guardie giurate e costringeva il furgone portavalori ad arrestare la marcia obbligando le persone a scendere dai mezzi.

Dopo aver sequestrato le guardie giurate e sottraendo loro le armi ed i giubbotti anti-proiettili, i rapinatori si appropriavano dei due mezzi e dopo essersi recati nelle campagne limitrofe dove ad attenderli vie era un altro furgone sul quale trasbordavano parte del carico - circa 300.000 euro in tabacchi lavorati esteri - si allontanavano non prima di aver bloccato le arterie d’accesso alla zona con una autovettura posta di traverso sulla carreggiata per evitare eventuali interventi da parte delle forze dell’ordine. Le vittime, precedentemente legate, incappucciate e chiuse nel cofano dell’auto, venivano poi rilasciate nelle campagne in agro di Cerignola.

FURTO AUTO: IL VIDEO

E’ dal settembre del 2011 che la task force che deve insieme Servizio Centrale Operativo, Polizia Stradale, Squadre Mobili di Foggia e Bari ed i Commissariati di Cerignola e Andria, opera sul territorio del basso Tavoliere. Una presenza investigativa che in questi due anni ha consentito, nel complesso, di arrestare 164 individui e di denunciare in stato di libertà altre 177 persone facenti parte di numerosi gruppi criminali dediti alla commissione, in diverse regioni italiane, di gravi delitti di natura predatoria.

Ancora, sono state sequestrate complessivamente 12 pistole, 2 fucili, un fucile mitragliatore kalashnikov, 750 kg di polvere pirica, 800 munizioni di vario calibro e 261 autoveicoli di provenienza illecita, colpendo in particolar modo esponenti della criminalità cerignolana e andriese, costituenti alcuni sodalizi criminali dediti a rapine in danno di furgoni portavalori e di autotrasportatori pregiudicati, inclini ad attività criminali, che operavano sul territorio nazionale, che, negli ultimi anni avevano fatto registrare una considerevole recrudescenza nei territori delle province di Foggia, Barletta-Andria-Trani e Bari.

Le indagini, in particolare, hanno permesso di svelare la struttura organizzativa, di tipo modulare, di diversi sodalizi malavitosi, composti soprattutto da pregiudicati originari di Cerignola e Andria che operavano sul territorio nazionale, utilizzando tecniche paramilitari con l’uso di armi “ad alto volume di fuoco” e materiale esplosivo e, già il 25 maggio 2012 consentivano l’arresto nella flagranza di reato di rapina aggravata in concorso nonché detenzione e porto abusivo di armi da sparo di tre soggetti pluripregiudicati di Cerignola ed Andria, responsabili dell’assalto armato da parte di un commando di 8 soggetti tutti travisati ed armati di armi ad alto potenziale di fuoco, posto in essere lungo il tratto autostradale della A14, in agro di Cerignola in danno autoarticolato trasportante tabacchi lavorati per un ammontare di circa 1.800.000 euro da consegnare ai Monopoli di Stato di Bari.

Il 27 giugno 2012, è stata colpita - con l’esecuzione di misure restrittive in carcere a carico di diciannove soggetti perlopiù cerignolani - un’associazione a delinquere finalizzata ai furti, alle rapine, alla ricettazione, alla detenzione e porto abusivo di armi clandestine da guerra e munizioni, nonché al sequestro di persona a scopo di rapina (Operazione Heat ) e nel successivo 9 luglio eseguiva undici provvedimenti restrittivi in carcere, a carico di pregiudicati cerignolani nell’ambito di due distinti provvedimenti cautelari scaturenti dalla medesima azione investigativa, per i reati di associazione per delinquere finalizzata al furto, alla ricettazione ed al riciclaggio, reati commessi prevalentemente nelle zone geografiche nel Nord e Centro Italia (Operazione “Black Dog”). Sul caso del novembre dello scorso anno sono in corso ulteriori indagini volte ad individuare gli altri membri della banda.

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