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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Cerignola

Cerignolani chiamano, la polizia interviene: tre arresti e due furti sventati

Due persone sono state arrestate durante un furto presso il palazzetto dello sport. Un 34enne albanese – dopo un inseguimento - per il tentato furto di un’autovettura

La polizia di Cerignola ha arrestato Nicola Petruzzi, pregiudicato di 29 anni e C.N., incensurato 44enne (G.C. 40enne, denunciato in stato di libertà), con l’accusa di furto aggravato, in concorso tra loro, di materiale edìle, presso il palazzetto dello sport del comune di Cerignola.

Questi fatti: giovedì pomeriggio, intorno alle 14.30, giungeva una chiamata sull’utenza 113 del commissariato da parte di un cittadino che segnalava la presenza di ladri all’interno del palazzetto. Gli agenti, giunti sul posto, constatavano che, effettivamente, nella parte retrostante l’edificio, era stata divelta una lamiera che fungeva da chiusura e che i malfattori si erano introdotti all’interno della recinzione. Notavano pertanto tre persone che, alla loro vista, si davano a precipitosa fuga, salendo anche sul tetto della struttura per evitare la cattura. Due venivano immediatamente bloccati, mentre il terzo, riconosciuto, denunciato in stato di libertà.

I tre avevano avvicinato fino alla loro autovettura una parte dell’impalcatura montata all’interno della struttura; rotto e divelto alcune finestre pronte per essere trafugate, unitamente a una cassetta nella quale avevano riposto alcuni raccordi in rame ed alcune cassette di derivazione dell’impianto di riscaldamento. Nell’autovettura dei malfattori, di proprietà del fratello di uno degli arrestati, gli agenti trovavano anche il documento di identità del ladro riconosciuto e fuggito, nonché numerosi arnesi atti allo scasso.

Gli arrestati, dopo le formalità di rito, venivano accompagnati  presso le rispettive abitazioni, per rimanervi agli arresti domiciliari, così come disposto dal sostituto procuratore di turno, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria. In sede di udienza di convalida, i due arrestati patteggiavano la pena mesi tre di reclusione ed euro 300 di multa.

Il giorno successivo, intorno alle 17.45, il centralino del 113 riceveva una chiamata da parte di un cittadino che segnalava la presenza di un giovane intento ad armeggiare all’interno di un’autovettura parcheggiata nei pressi di un distributore sito in viale Aldo Moro, poco distante dal commissariato.  Tempestivamente, un equipaggio del Reparto Prevenzione Crimine di Bari, giunto sul posto, notava il giovane segnalato che, alla vista degli agenti, si dava a precipitosa fuga.

Ne nasceva un inseguimento a piedi, nel corso del quale il giovane scavalcava cancelli ed oltrepassava cortili condominiali, fino a fermarsi in quello di un condominio, dove veniva raggiunto e arrestato. Durante la fuga, il giovane, identificato per il pluripregiudicato albanese, il 34enne Jetmir Smakay, affidato in prova ai servizi sociali, si disfaceva della felpa indossata ma, anche questa manovra elusiva, non andava per lui a buon fine, in quanto il gesto veniva notato dagli agenti e la felpa recuperata. La perquisizione eseguita sull’arrestato, nell’immediatezza, consentiva di rinvenire un cacciavite lungo trenta centimetri.

L’arrestato, dopo le formalità di rito, veniva accompagnato presso la sua abitazione, per rimanervi agli arresti domiciliari, così come disposto dal sostituto procuratore di turno, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria. In sede di udienza di convalida, il 34enne veniva rimesso in libertà e sottoposto all’obbligo di presentazione al commissariato ofantino.

                

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