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Cronaca Carapelle

Shock a Carapelle, 20enne legata al letto e frustata dal marito: arrestato

L'uomo è stato arrestato dai carabinieri insieme ai suoi genitori: dovranno rispondere a vario titolo di lesioni personali, sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia

Picchiata, legata al letto con dei cavi elettrici e poi “frustata” con l’antenna della tv. Vittima dell’accaduto è una 20enne macedone, seviziata dal marito suo coetaneo, “torture” che andavano avanti da tre anni, ovvero da quando vittima e aguzzino erano ancora minorenni.

Un incubo terminato lo scorso 23 gennaio, quando la donna è riuscita a fuggire dal piccolo appartamento in centro a Carapelle, nel Foggiano, dove la stessa viveva con il marito e i suoceri, rifugiandosi in un bar, dal quale ha chiamato e chiesto aiuto ai carabinieri. Ai militari, la donna ha mostrato le ferite alla schiena e alla testa, colpi di “frusta” evidenti e ancora sanguinanti, e dopo essere stata medicata dal personale del 118, ha denunciato le sevizie subite. Non si trattava solo di violenze fisiche.

La donna era costretta a vivere isolata dal resto del mondo e soprattutto dalla sua famiglia. I suoceri, in particolare, le sottraevano il denaro che guadagnava come bracciante agricola (il marito risulta nullafacente), il telefono cellulare, i documenti e le impedivano qualunque contatto con l’esterno. In diverse occasioni, ha confessato la vittima, il marito l’aveva colpita alle mani e alla testa con una bottiglia e tra i capelli sono ancora fresche le cicatrici.

Così fino all’ultima e grave aggressione, durata oltre un’ora: l’uomo ha prima colpito la moglie con un pugno allo stomaco, poi l’ha trascinata in camera da letto e dopo averla spogliata e legata a faccia in giù al letto con dei cavi elettrici, l’ha frustata con l’antenna del televisore. Terminate le sevizie, la donna si è catapultata in strada approfittando di un momento di distrazione dei familiari.

Gli indagati hanno cercato la donna per ore, denunciandone perfino la sua scomparsa. Ora sono tutti e tre in carcere, accusati di lesioni personali, sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia. Si tratta del marito Demir Isenovski, di 20 anni, e dei suoceri della vittima Tereza Arif e Dzubrijel Isenovski, rispettivamente di 40 e 37 anni. Dall'appartamento sono stati anche sequestrati gli "attrezzi" utilizzati per infliggere le sevizie.

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