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Rapinano connazionale, lo massacrano di botte e gli gettano liquido infiammabile agli occhi

Tre nigeriani ospiti del Cara di Borgo Mezzanone sono stati arrestati con l'accusa di rapina in concorso, lesioni e porto d'arma impropria

Tre nigeriani ospiti del Cara di Borgo Mezzanone sono stati arrestati con l’accusa di rapina in concorso, lesioni e porto d’arma impropria. Le ordinanze di custodia cautelare sono scattate nell’ambito di un’attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia - nella persona di Laura Simeone - volta al contrasto della criminalità nigeriana presente all’interno del Centro d’Accoglienza Richiedenti Asilo.

La squadra mobile del capoluogo dauno, sezione criminalità extracomunitaria, ha così eseguito le ordinanze in carcere, unitamente al personale del servizio centrale operativo, nei confronti del venticinquenne Chinedu Iguebueze e del 23enne Enesele Bashir. Gli agenti hanno eseguito la misura cautelare del divieto di dimora in Borgo Mezzanone nei confronti di Idris Hassan, il ventenne resosi responsabile in concorso solo dei reati di lesioni e porto d’arma impropria. Per i medesimi reati il 19 aprile scorso era stato eseguito un fermo di polizia giudiziaria nei confronti del 19enne Festus Alabi e del 21enne Louis Danel.

FOTO | Nigeriano aggredito al Cara: arrestati connazionali

I FATTI. Le indagini sono state avviate poche ore dopo il ricovero di un nigeriano trasportato in ospedale con varie ferite alla testa e una forte infiammazione agli occhi. A seguito di una successiva denuncia, la polizia era riuscita a ricostruire l'accaduto: la vittima era stata rapinata del proprio portafogli da due suoi connazionali, fermati dall’ufficio della questura unitamente ad altri tre nigeriani (al momento non rintracciabili).

I cinque aggressori, non paghi della rapina consumata, avevano trascinato la vittima fuori dal modulo abitativo, portandolo in aperta campagna, dov’era stato picchiato e cosparso del liquido infiammabile agli occhi. In nottata il malcapitato era stato rinvenuto privo di sensi dal personale interno al Cara e condotto immediatamente in ospedale. Le immediate ricerche hanno consentito di rintracciare due dei rapinatori, subito trasferiti presso la casa circondariale di Foggia.

L’attività investigativa in corso porta a ritenere che questi gravi episodi siano riconducibili a tentativi di alcune bande di nigeriani di aggregare all’interno delle stesse, talvolta con metodi violenti, altri componenti. Gli ultimi arresti si inseriscono in un’articolata attività d’indagine volta a contrastare la criminalità nigeriana. Il 14 aprile scorso, infatti, c’è stato un arresto per un tentato omicidio.

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