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Cronaca Cagnano Varano

Cagnano sotto choc, arresti e indagati nel settore che traina il paese. Il sindaco: "Non chiamateli criminali ma lavoratori che hanno sbagliato"

Arresti, indagati e impianti di militicoltura sequestrati a Cagnano Varano. Il commento del sindaco Michele Di Pumpo. Lunedì 18 incontro tra l'amministrazione comunale e i pescatori

Cagnano Varano è sotto choc. Il settore delle pesca, motore dell’economia locale, è in ginocchio. Gli arresti, gli indagati e gli impianti di mitilicoltura sequestrati nell’operazione Gargano Mare Nostrum hanno aperto uno scorcio profondo e minato la serenità della piccola comunità garganica.

Una ferita che il sindaco prova a ricucire chiedendo aiuti concreti per il comparto, senza il quale Cagnano non esisterebbe. Michele Di Pumpo invita i lavoratori che si sono macchiati dei reati a loro contestati, a cambiare registro, ad ammettere l’errore e a guardare avanti puntando sull’innovazione e l'ecosostenibilità.

“Ci sono stati degli sbagli e chi ha sbagliato deve pagare, deve riflettere e poi ricominciare. Non roviniamo però un’intera comunità, il sudore di 100 anni del nostro paese. E’ un epilogo sicuramente di comportamenti malsani, ma mai controllati purtroppo, mai regolati e mai sanzionati. Loro hanno sbagliato ma se hanno sbagliato loro, hanno sbagliato tutti” tuona il sindaco Michele Di Pumpo, che evidenzia come il drammatico epilogo dell’operazione che ha portato alla scoperta del disastro ambientale, sia “accaduto a causa dell’incoscienza, del non voler comprendere che determinate metodologie erano sbagliate”.

Il settore della pesca e della mitilicoltura è il motore economico che muove Cagnano. La maggior parte delle famiglie vivono di questo. Tante le perdite e i danni subiti di recente. “Ieri ultimo tassello che ha inginocchiato una categoria già colpita dal Covid”.

Il sindaco chiede agli indagati di assumersi le proprie responsabilità, perché quello che è successo, aggiunge, “è ingiustificabile”. Lo è perché ci sono stati incontri di sensibilizzazione, le occasioni per spiegare i comportamenti da adottare, le procedure dei materiali da utilizzare e di come smaltire i rifiuti. “Dovevate ammodernare la vostra attività a tutela del mare. Dovevamo arrivare a questo punto per capire che il mare non è proprietà privata? Bisogna cambiare prospettiva, comprendere che salvaguardando l’ambiente miglioreremo la qualità dei nostri prodotti” aggiunge il primo cittadino.

Nell’aula consiliare del municipio, lunedì 16 ottobre, ci sarà un incontro tra l’amministrazione comunale e i mitilicoltori. “Un incontro che servirà a ricostruire e riorganizzare l’intera attività, trasformare la mortificazione, in forza, a risollevarci tutti perché i cagnanesi è gente testarda ma laboriosa”

Di Pumpo chiede a gran voce l’istituzione della capitaneria di porto a Capoiale e la bonifica degli ambienti distrutti. Rivolgendosi a Emiliano, a Pazienza e al ministro, chiede aiuti concreti in termini di bonifica, tutela, controllo e riorganizzazione del comparto. “Per favore non chiamateci criminali ma lavoratori che hanno sbagliato, che vogliono ripartire con regole e metodologie innovative. Ora è il momento di rialzarsi. E’ stato fatto uno sbaglio, va ammesso e riconosciuto. Iniziamo un percorso da zero”

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