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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Ancona: sventato colpo a Bankitalia: quattro arresti. La mente un foggiano

In manette sono finiti un sovrintendente di polizia, l'ex maresciallo dei carabinieri di Collemarino, un andriese e un foggiano, quest'ultimo colui che aveva progettato il colpo da 200 milioni nel caveau di Bankitalia

Stavano progettando un colpo da 200 milioni di euro preso la Banca d’Italia di Ancona e per farlo stavano corrompendo uno dei carabinieri addetti alla vigilanza, che avrebbe disattivato l’allarme.

Secondo quanto reso noto dal procuratore capo di Ancona Elisabetta Melotti, a progettare il 'colpo della vita', poi fortunatamente sfumato, sarebbe stato B.O., pregiudicato di Foggia, che avrebbe convinto il sovrintendente di polizia L.F, pugliese in servizio presso la Squadra Mobile di Ancona, a coinvolgere nel piano anche il maresciallo dei carabinieri B.I., già comandante della stazione di Collemarino.

Il maresciallo a sua volta avrebbe dovuto corrompere uno dei militari dell'Arma in servizio presso Bankitalia, per poter avere accesso ai dati informatici che garantiscono la sicurezza dell'istituto e neutralizzare nottetempo il sistema di videosorveglianza per introdursi nel caveau.

Il denaro trafugato sarebbe stato sostituito con altro materiale cartaceo, in modo da ritardare la scoperta del furto. Al colpo avrebbe collaborato anche C.M., originario di Andria, pure lui finito in manette.

Il piano è fallito grazie alle indagini di carabinieri e polizia, che sono arrivati prima, arrestando il quartetto con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, tentata concussione e istigazione alla corruzione. Il pm Marco Pucilli ha ottenuto dal gip Alberto Pallucchini la custodia in carcere per tutti gli indagati.


 

 

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