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Cronaca Vieste

Assumi chi dico io o distruggo i tuoi gommoni: vittima imprenditore, arrestato fedelissimo del boss

Arrestato Danilo Pietro Della Malva, pluripregiudicato di Vieste già in carcere per altra causa. Vittima del 32enne un imprenditore del porto

Nella mattinata odierna i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Manfredonia hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Danilo Pietro Della Malva, cl. '86, pluripregiudicato viestano, già ristretto in carcere per altra causa.
Il provvedimento restrittivo trae origine da un'indagine iniziata nell’aprile di quest’anno quando, a seguito di un'informazione confidenziale raccolta a Vieste, la Compagnia di Manfredonia aveva attivato con la Procura della Repubblica di Foggia una mirata attività finalizzata a riscontrare quanto era stato informalmente appreso. 
Un imprenditore del posto, che tra le varie attività  svolge anche il servizio di noleggio gommoni nel porto di Vieste, era stato costretto, con ripetute pesanti minacce, ad assumere in questa attività per la stagione estiva una persona indicatagli dal 32enne e di conseguenza, a licenziare un’altra persona che aveva già assunto per svolgere le medesime mansioni. I numerosi servizi di  osservazione effettuati dai Carabinieri avevano potuto accertare  che, effettivamente, la vittima aveva assunto la persona indicata. 
Se non si fosse sottomesso alla richiesta estorsiva, è poi emerso dalle indagini, il Della Malva gli avrebbe fatto trovare i gommoni squarciati e affondati. Questa era stata la minaccia. Il timore di un danno simile aveva quindi messo l’imprenditore nella convinzione di non avere possibilità di scelta,  di non avere via d’uscita.                
La via d’uscita invece sono state le meticolose indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Tenenza di Vieste, reparti dipendenti dalla Compagnia di Manfredonia, che, insieme alla Procura della Repubblica di Foggia, hanno assestato un altro duro colpo alla locale criminalità organizzata e hanno fatto sicuramente accrescere il  senso di sicurezza e fiducia nelle Istituzioni, quotidianamente impegnate in sinergia per un unico obiettivo, la Legalità.    
Fidatissimo affiliato al clan Raduano e proprio per questo estremamente temuto dalla popolazione, l'uomo "vanta" un curriculum criminale di tutto rispetto, formato fin dalla giovane età, che annovera numerosi precedenti penali, per reati in materia di stupefacenti, ma soprattutto per quelli commessi con violenza, sia nei confronti dei beni altrui che delle persone.
Lo stesso, nello scorso maggio, era finalmente stato catturato dai Carabinieri della Compagnia di Manfredonia che, con quelli degli Squadroni Eliportati cacciatori Calabria, Sicilia e Sardegna, e del 6° Elinucleo di Bari-Palese, lo avevano individuato e sorpreso in un casolare in località Mattinatella di Mattinata, ponendo fine alla sua latitanza, iniziata nel precedente febbraio, quando era riuscito a sottrarsi all'applicazione di un'altra Ordinanza di custodia cautelare in carcere.

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