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Cronaca Ascoli Satriano

Firenze omaggia Ascoli Satriano e i suoi tesori archeologici

Dai "Grifoni" al Parco Archeologico dei Dauni "Pasquale Rosario", dal Polo Museale al Parco di Faragola

Un vero e proprio “trionfo” per Ascoli Satriano, al IX Incontro Nazionale di “Archeologia Viva”, il convegno che l’omonima prestigiosa rivista organizza ogni due anni. Tutto esaurito nell’Auditorium del Palazzo dei Congressi di Firenze, con i suoi 1200 posti a sedere, nei quali si sono alternati addetti ai lavori, appassionati e semplici curiosi, per conoscere le ultime novità dal mondo dell’archeologia.  C’erano il direttore di “Archeologia Viva” Piero Pruneti, Andrea Carandini, docente emerito di Archeologia e Storia dell'arte greca e romana presso l'Università “La Sapienza” di Roma, Luciano Canfora, docente di Filologia greca e latina all'Università di Bari, Giuseppina Ghini, direttore archeologo della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, Valerio Massimo Manfredi e Alberto Angela, archeologi, scrittori e divulgatori, Roberto Sala docente di Preistoria alla Università “Rovira i Virgili” di Tarragona e Giuseppe Orefici, direttore del Centro Italiano Studi e Ricerche Archeologiche Precolombiane.

Migliaia di curiosi hanno visitato gli stand allestiti nell’anti-sala dell’Auditorium dove era possibile trovare pregevoli testi di archeologia e uno spazio dedicato all’impegno della Guardia di Finanza a favore dei beni della Penisola. All’ingresso, sul tavolo della “reception”, c’erano migliaia di brochure che illustravano le ricchezze di Ascoli Satriano, dai “Grifoni” al Parco Archeologico dei Dauni “Pasquale Rosario”, dal Polo Museale al Parco di Faragola.

Un’efficace azione di marketing territoriale per Ascoli Satriano, anche per la visibilità riservatale in fase di convegno, quando Pruneti, salito sul palco, ha chiesto al pubblico un applauso per la dedizione dei 50 ascolani giunti a Firenze in pullman pur di assistere alle relazioni dedicate al patrimonio della città dauna, guidati dal sindaco Savino Danaro, dal suo vice Potito Marano e dall’assessore alla Cultura, Biagio Gallo. Un successo tutto ascrivibile all’amministrazione comunale, proprio grazie all’impegno profuso per la valorizzazione dei beni archeologici e alle buone relazioni strette con il ministero, la Soprintendenza Archeologica di Puglia, l’Università dauna e il direttore di “Archeologia Viva”.

Molto interessante anche la relazione del prof. Giulio Volpe che ha illustrato la ricchezza di testimonianze archeologiche della Valle del Carapelle, una zona fertile occupata dalla Preistoria all’Età Moderna e caratterizzata da abitati rilevanti come Herdonia, sviluppatasi come importante centro commerciale soprattutto da quando venne attraversata dalla Via Traiana, o come Ausculum, e la vicina villa romana e tardo-antica di Faragola. Volpe ha tracciato la storia dell’insediamento rurale e delle sue metamorfosi, grazie alle immagini realizzate sul campo, negli anni di scavi curati in maniera sistematica dal 2003 per l’Università di Foggia con il sostegno e la collaborazione del comune di Ascoli e grazie alle ricostruzioni in 3D del Laboratorio Informatico dell’ateneo dauno.

L’area è stata occupata tra VI e III sec. a. C. da un villaggio daunio; dal I sec. a.C. al II d.C. da una fattoria romana; tra II e III sec. da una villa medio-imperiale: tra III e VI secolo, i più importanti, da una grande, importante e ricca villa tardo-antica; dal VII al IX-X sec. da un villaggio altomedievale, per poi diventare area d’impiego agricolo. In chiusura di relazione, Pruneti ha chiamato sul palco Danaro e Gallo per formulare. “La presenza di Ascoli Satriano in questo consesso di grandissimo valore scientifico” ha detto il primo cittadino, “è per noi una tappa molto importante nel cammino verso la valorizzazione massima dei beni archeologici della città.

Abbiamo identificato da tempo nelle vocazioni tradizionali – l’agricoltura e la cultura - le linee guida per lo sviluppo compatibile del nostro territorio. E ottenere l’attenzione nazionale in appuntamenti come questo di Firenze ci premia per l’impegno che comunque proseguiremo nel tempo. Ringrazio, quindi, il dottor Pruneti che ci ha dato questa possibilità, ma anche i due eccellenti relatori, il dottor La Rocca e il prof. Volpe, per la splendida esposizione. Vi aspettiamo tutti ad Ascoli Satriano per fare un bagno di cultura nella nostra cittadina: non rimarrete delusi”.

L’applauso finale ha suggellato una bellissima esperienza che per Ascoli prosegue con nuovi, importanti appuntamenti, come ha annunciato l’assessore Biagio Gallo, come il ritorno in città dei bronzi della collezione di Pasquale Rosario, attualmente ospitati in diversi musei pugliesi, e la firma da parte del ministero per i Beni Culturali del decreto di custodia definitiva dei marmi policromi ad Ascoli Satriano. Eventi ai quali si affianca l’impegno annunciato dalla Soprintendenza per scoprire definitivamente il sito in cui, nel 1976, i tombaroli trafugarono i Grifoni e i marmi policromi.

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