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Cronaca

Le carceri di Puglia scoppiano, Mastrulli (Cosp): "Con l'estate la situazione non può che peggiorare"

Nelle carceri pugliesi e lucane i detenuti sono quasi 4mila rispetto ai 2.700 posti disponibili. Tutto ciò in strutture con il personale ridotto all'osso

Proseguono le criticità nelle carceri Italiane, e la situazione nei penitenziari di Puglia e Basilicata non sono da meno. A tracciare un quadro allarmante è il segretario generale del Coordinamento sindacale penitenziario (Cos.p.) Domenico Mastrulli in un appello rivolto al Ministro della Giustizia.

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Mastrulli sintetizza la grave condizione delle carceri di Puglia e Basilicata. “Il trend negativo di eventi è in crescita, un trend in cui si annoverano i molteplici tentativi di suicidio messi in atto da alcuni detenuti nei penitenziari pugliesi, l'elevato numero di aggressioni ai danni degli agenti di polizia penitenziaria costretti a lavorare in condizioni disumane, con un organico ridotto all'osso. Una situazione non più tollerabile".  Il segretario generale del sindacato autonomo Mastrulli auspica infine che “il nuovo Esecutivo intervenga attraverso misure restrittive e di sicurezza idonee a far fronte ai 59mila reclusi nelle strutture carcerarie italiane rispetto ad una capacità complessiva di 54mila posti. Nelle carceri pugliesi e lucane i detenuti sono quasi 4mila rispetto ai 2.700 posti disponibili. Tutto questo - conclude Mastrulli - dovrebbe rendere più chiara la gravità di una situazione che nel periodo estivo non può che peggiorare in un quadro di carenze a tutti i livelli”.

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