Aggredito Antonio Giannatempo, il sindaco di Cerignola colpito al volto
Era appena uscito da una riunione in cui si discuteva di una variante al piano regolatore. Antonio Giannatempo è stato aggredito alle spalle da una persona non ancora identificata
Era appena uscito da una riunione in cui si stava discutendo una variante al piano regolatore della città ofantina, quando intorno alle 19.30, Antonio Giannatempo è stato colpito con due calci al volto ed è riuscito a schivarne un terzo, da una persona non ancora identificata.
Il sindaco di Cerignola è stato aggredito alle spalle. Nessuno lo avrebbe difeso, anzi, nei suoi confronti sarebbero volate parole grosse.
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GIANNI MONGELLI - "All’amico e collega Antonio Giannatempo esprimo solidarietà istituzionale e vicinanza personale, in uno con la più ferma condanna di un gesto reso ancora più grave dalla viltà con cui è stato perpetrato.
Quanto accaduto a Cerignola esprime, per l’ennesima volta, la gravità delle tensioni che finiscono con lo scaricarsi sui sindaci e i governi locali, a prescindere dalle effettive responsabilità e capacità operative.
I Municipi sono diventati le frontiere del bisogno e del disagio determinati dalla crisi economica e dalla drastica riduzione delle risorse pubbliche. Una constatazione che deve sollecitare tanto una maggiore attenzione da parte delle forze dell’ordine che una maggiore vicinanza della comunità a chi svolge il delicato, talvolta pericoloso, compito di governare la cosa pubblica."
ANTONIO PEPE - "Al sindaco Giannatempo esprimo la mia più totale solidarietà, personale e istituzionale, per l'aggressione subita a Cerignola. Si tratta di un episodio inqualificabile, tanto più perché avvenuto in un’occasione di confronto tra le istituzioni ed i cittadini». Così Antonio Pepe, presidente della Provincia di Foggia, commenta l’aggressione subita ieri dal primo cittadino di Cerignola. "È particolarmente grave che la disponibilità al dialogo dimostrata dal sindaco di Cerignola sia stata ripagata in questo modo – afferma il presidente Pepe – In democrazia il diritto al dissenso va tutelato e rispettato. Ma non può essere tollerata né giustificata nessuna deriva violenta. Attendiamo che gli organi inquirenti individuino i responsabili di questo gesto insano, che la comunità di Cerignola saprà isolare senza tentennamenti. Nel contempo invitiamo l’amico Giannatempo a non lasciarsi in nessun modo intimorire, continuando nella sua azione amministrativa con ancor maggiore impegno e con più profonda passione".